Frosinone, al via la somministrazione Johnson & Johnson nelle farmacie

Daniele, vaccinato ieri nella farmacia De Matthaeis
Daniele, vaccinato ieri nella farmacia De Matthaeis
di Matteo Ferazzoli
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Mercoledì 2 Giugno 2021, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 10:57

Alcune hanno allestito spazi interni nelle loro sedi, altre invece hanno organizzato dei chioschi all’esterno delle strutture. È iniziata così, nella giornata di ieri, la vaccinazione anti Covid anche nelle farmacie. Nella città di Frosinone attualmente sono 7 quelle che hanno dato la disponibilità ad inoculare ai cittadini il vaccino monodose Johnson & Johnson

Attualmente, le farmacie sono abilitate a fare 25 vaccini in questa settimana e altri 25 nella prossima. In base a questo, ogni farmacia può decidere quanti vaccini somministrare in una singola giornata.

Così, ad esempio, la farmacia Cavoni ieri ha somministrato 15 dosi. Quella di De Matthaeis, invece, 10. Altre, come la farmacia Mastrangeli e la Palleschi 5 dosi ognuna. In realtà, delle 7 farmacie del capoluogo, non tutte hanno iniziato ieri ad inoculare il vaccino. Alcune, come la farmacia del Corso, quella di Madonna della Neve e la farmacia del Viale inizieranno nei prossimi giorni.

Tra l’altro, per ora, a potersi vaccinare è chi ha un’età ricompresa dai 40 anni in su. I posti, in aggiunta, sono già tutti prenotati.

Intanto, il primo vaccinato alla farmacia De Matthaeis, ieri pomeriggio alle 16, è stato Daniele, 41 anni: «Sono un lavoratore stagionale – racconta- e quindi ho preferito fare il Johnson & Johnson perché presto andrò a lavorare nel nord Italia. Se adesso avessi fatto altri vaccini, poi sarei dovuto riscendere appositamente per fare il richiamo. Sul portale internet, ho trovato questa farmacia ed ho prenotato subito. Sono venuto appositamente da Alatri». 

Il dottor Mario Mariniello della farmacia De Matthaeis spiega: «La speranza è che tutti capiscano che queste iniziative vaccinali, nelle hub, in farmacia o in ospedale, sono per il bene della collettività. L’augurio è che, presto, potremo toglierci queste mascherine. Sperando che tutti si vorranno fare il vaccino».

A commentare poi, la prima giornata di vaccinazione nelle farmacie è il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Frosinone, Riccardo Mastrangeli: «Tutto è andato secondo le previsioni e non abbiamo avuto problemi. A quanto mi risulta, anche in Provincia non ci sono state grosse criticità. Qualcosa con il sito della Regione, ma oggi è il primo giorno ed è andato un po' in loop. Nella mia farmacia, ci siamo organizzati per fare 5 vaccini al giorno per 5 giorni, evitando accavallamenti».

Ma se la Regione abilitasse le farmacie a somministrare più vaccini? «Come farmacie della Provincia, secondo i nostri conti, siamo in grado di gestire 100 vaccini a settimana – afferma Mastrangeli- quindi 20 al giorno. Siamo in grado di farne uno ogni quarto d’ora».

Nei prossimi giorni, invece, la possibilità del vaccino potrebbe essere aperta a tutti. Così, Mastrangeli dichiara: «Come presidente dell’Ordine non ho avuto comunicazione ufficiali. Ma se aprono a tutti, si entra in una dimensione diversa di vaccinazione, con la possibilità data anche ai ragazzi che tendono a sottovalutare il Covid, ma gli strascichi che lascia questa malattia sono molto pericolosi per tutti. È chiaro che, se si decide di aprire a tutti, il Governo ci deve dare anche gli strumenti. 25 vaccini a settimana sono pochi e non in linea con l’obiettivo strategico governativo».

Per il futuro, il presidente dell’Ordine farmacisti ragiona: «Il farmacista, come tutte le professioni, sta entrando in una dimensione diversa e dovrà affrontare questa sfida anche nei prossimi anni. In questa prima fase, il Governo ha giustamente deciso di affrontare il Covid con i grossi hub vaccinali, dove dentro ci sono medici e infermieri che, però, hanno un altro tipo di vocazione ed hanno abbandonato le parti. In questo periodo Covid, non si curano tante malattie. Per questo, devono riprendere il loro compito precipuo. Le vaccinazioni – conclude- verranno delegate al territorio, ai medici di famiglia e ai farmacisti. Noi siamo pronti ed entusiasti a dare il nostro contributo per uscire da questa fase pandemica».

 

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