Mamma uccide di botte il figlio e mura il cadavere in cantina. Poi denuncia la scomparsa: scoperta dopo tre mesi

Mamma uccide di botte il figlio e mura il cadavere in cantina. Poi denuncia la scomparsa: scoperta dopo tre mesi
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Venerdì 26 Giugno 2020, 14:35
Uccide il figlio di botte e nasconde il cadavere nel cemento. Galina Morozova, 56 anni, di Astrakhan, nella Russia sud-occidentale, è accusata di aver picchiato a morte il figlio Aleksandr Parakhnyakov, di 12 anni, con un manubrio, perché il ragazzo aveva partecipato a un pigiama party senza il suo permesso.

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La donna, mamma di 4 figli, ha lanciato un appello denunciando la scomparsa del bambino. Per tre mesi ha chiesto che venisse trovato il figlio, sembrando disperata, poi le indagini della polizia hanno portato a un sospetto. Per settimane gli agenti hanno controllato ogni area in prossimità della casa del bambino, poi dopo una soffiata hanno perquisito l'abitazione trovando il cadavere cementato nel pavimento della cantina.

La 56enne ha confessato di averlo ucciso, sepolto con il cemento e aver fatto sparire il suo smartphone nel tentativo di depistare le indagini. Pare che a far scattare l'ira della mamma sarebbe stata una bravata del 12enne che non era rientrato a casa a dormire per partecipare a un pigiama party senza il permesso della madre. Al suo rientro la donna lo ha picchiato con violenza con un manubrio fino a perdere il controllo e a ucciderlo.
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