Ecomafie, Puglia terza in Italia per reati ambientali. Bari, Lecce e Foggia tra le peggiori in Italia

Ecomafie, Puglia terza in Italia per reati ambientali. Bari, Lecce e Foggia tra le peggiori in Italia
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Martedì 16 Novembre 2021, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Reati ambientali e affari con il cemento e i rifiuti: Puglia da "bollino nero". L'ecomafia non sembra aver conosciuto lockdown. Anzi, la regione si conferma al terzo posto della classifica nazionale con più di 3.700 infrazioni in 12 mesi.  «L’illegalità sembra seguire gli andamenti strutturali del mercato, diventandone quasi una componente naturale» denuncia il rapporto “Ecomafia 2021” di Legambiente, sottolineando come l’ambiente non abbia appunto «beneficiato del crollo verticale dei reati predatori registrato nel lockdown».

Bari, Foggia e Lecce fra le prime 10 province pern illegalità ambientale

La Puglia con 3.734 infrazioni accertate (il 10,7% sul totale nazionale: 1.424 sequestri effettuati, 3.230 persone denunciate e 15 arrestate) si conferma al terzo posto nella classifica generale dell’illegalità ambientale, e resta sul podio per i reati legati al ciclo dei rifiuti, del cemento e quelli contro la fauna. Tra le città pugliesi, Bari, Foggia e Lecce sono fra le prime dieci province per illegalità ambientale in Italia. Un quadro sconfortante che mostra un quadro di incidenza dei reati ambientali ancora molto alta. In Italia nel 2020 sono stati 34.867 i reati ambientali accertati (+0,6% rispetto al 2019), alla media di oltre 95 reati al giorno, 4 ogni ora. Sono invece molto aumentate le persone denunciate, 33.620 (+12,9%), le ordinanze di custodia cautelare, 329 (+14,2%) e i sequestri, che hanno raggiunto la cifra di 11.427, la più alta degli ultimi cinque anni, con una crescita del 25,4%. E preoccupa il forte incremento nelle quattro regioni - Sicilia, Campania, Puglia e Calabria - a tradizionale presenza mafiosa, arrivate al 46,6% del totale nazionale, con 134 arresti, quando nel 2019 erano stati “solo” 86. Secondo il rapporto di Legambiente, il mercato illegale è di 10,4 miliardi di euro (- 0,9% sul 2019). Crescono gli investimenti a rischio: 11,2 miliardi di euro (+2,6 sul 2019). Nella classifica regionale, Campania, Sicilia, Puglia sono le regioni più colpite da illeciti ambientali. Preoccupante anche il numero dei comuni commissariati per ecomafia sino a oggi, ben 32, dei quali 11 sono stati sciolti nei primi nove mesi del 2021.

Ciclo del cemento e rifiuti sequestrati: Puglia al terzo posto


Anche nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento, la Puglia si conferma al terzo posto con 1.340 reati (l’11,8% sul totale nazionale), 1.474 persone denunciate, nessun arresto e 418 sequestri effettuati.

A livello nazionale, Bari, Lecce e Foggia sono rispettivamente al settimo, nono e undicesimo posto con 195, 166 e 153 infrazioni accertate. Più articolata la “fotografia” del settore dei rifiuti: in Italia nel 2020 la quantità di rifiuti sequestrati, in particolare Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche) e plastica, è cresciuta del 225% rispetto al 2019. E sono in costante evoluzione rotte e territori attraverso i quali si sviluppano i traffici illeciti di rifiuti. La Puglia, anche in questa classifica occupa il terzo posto, la Puglia è al terzo posto con 678 infrazioni accertate (l’8,2% sul totale nazionale), 601 persone denunciate, 14 arrestate e 278 sequestri effettuati. A livello nazionale, Bari, Foggia, Taranto, Lecce e Brindisi sono rispettivamente al quinto, settimo, dodicesimo, quindicesimo e sedicesimo posto con 210, 145, 95, 89 e 84 infrazioni accertate. Inoltre, legato a questo reato, nella classifica che inquadra gli incendi negli impianti di trattamento, smaltimento, recupero dei rifiuti la Puglia si colloca ottava con 88 roghi negli impianti (il 6,8% sul totale nazionale).

Racket degli animali e bracconaggio: più di mille infrazioni in un anno

Infine, i reati contro la fauna (racket degli animali (bracconaggio, il commercio di fauna protetta, tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo, nuove norme contro il maltrattamento degli animali, ecc), portano la Puglia a salire sul secondo gradino del podio con 1.055 infrazioni accertate (il 12,9,2% sul totale nazionale) 956 persone denunciate, un arresto e 675 sequestri effettuati. Nella classifica nazionale 2018 dell’illegalità contro la fauna, a livello nazionale, Bari si piazza al primo posto con 914 infrazioni accertate. Foggia è ventesima con 62 reati commessi. Puglia seconda anche nella classifica della pesca illegale: 882 le infrazioni accertate, 6,7 i reati accertati per chilometro di costa. «Con l’arrivo dei fondi del Pnrr e l’avvio di nuovi cantieri è fondamentale non abbassare la guardia ma guardare con sempre più attenzione ai ladri di futuro - sottolinea Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia -. Va scongiurato in ogni modo il rischio di infiltrazioni ecomafiose nei cantieri per la realizzazione di opere strategiche per la crescita e sviluppo dei nostri territori e che servono alla transizione ecologica del paese e va aggiornato il Codice penale inserendo tra i delitti anche le agromafie».
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