Bimbo nel pozzo, il dramma dei genitori di Julen tra bufale e polemiche per il costo dei soccorsi: «Neanche Dio può perdonarvi»

Julen, il dramma dei genitori tra bufale e polemiche per il costo dei soccorsi: «Neanche Dio può perdonarvi»
Julen, il dramma dei genitori tra bufale e polemiche per il costo dei soccorsi: «Neanche Dio può perdonarvi»
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Giovedì 24 Gennaio 2019, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 21:31

José Roselló e sua moglie Victoria, prima di avere Julen, avevano già perso un figlio, stroncato da un male incurabile a soli tre anni, nel 2007. Il nuovo dramma, con il loro secondo figlio caduto nel pozzo vicino a Totalàn da ben undici giorni, è di quelli capaci di annientare, soprattutto psicologicamente, chiunque. Al loro fianco, però, José e Victoria possono contare sul sostegno di alcuni psicologi e soprattutto dei tanti compaesani, che cercano di infondere la massima forza. In momenti così drammatici, comunque, non crollare è un'impresa assai ardua, specialmente a causa di vere e proprie cattiverie che potrebbero essere tranquillamente risparmiate.

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Come riporta il portale di informazione locale Diario Sur, nelle ultime ore sono diventati virali, su WhatsApp, alcuni messaggi che vengono attribuiti alla Guardia Civil e che parlano della dinamica della caduta di Julen nel pozzo. Una vera e propria bufala social, che però è stata creata giocando sulla vita di un bambino. La Guardia Civil ha già smentito tutto: «Davvero la gente pensa che diffondiamo informazioni così delicate tramite WhatsApp?». Tra l'altro, l'inchiesta sull'incidente è partita solo da pochi giorni e per la conclusione delle indagini servirà molto tempo.
 

 

José Rosellò, il padre di Julen, che non ha mai abbandonato la zona dei soccorsi e sta vivendo dei giorni drammatici, è andato su tutte le furie quando ha saputo della bufala che circolava su WhatsApp. L'uomo si è sfogato così: «Quando tutto questo sarà finito, tirerò fuori tutte le mie forze e andrò fino in fondo anche a questa storia. Chi ha diffuso quelle informazioni false e diffamanti dovrà risponderne in tribunale. Neanche Dio può perdonare persone così meschine, con tutto quello che abbiamo passato e che stiamo passando».

Come se non bastasse, non sono mancate neanche le polemiche per i costi dei soccorsi, che finora hanno superato i 600mila euro. Molti utenti, sui social, non hanno avvertito la necessità di creare nuovi casi in un momento così drammatico: «Abbiamo vissuto veri e propri scandali per politici che si sono appropriati di milioni di euro per loro e per i loro compari, perché puntualizzare quanto sta costando il salvataggio di un bimbo innocente?».

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