Vendola: «Lavoro minimo di cittadinanza». E attacca il ministro Poletti

Vendola: «Lavoro minimo di cittadinanza». E attacca il ministro Poletti
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Lunedì 7 Luglio 2014, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 20:16

BARI - Con la proposta di offrire ai cassaintegrati il "lavoro minimo di cittadinanza", si è chiuso nel pomeriggio alla presidenza della Regione Puglia l'incontro sul lavoro al quale hanno partecipato, tra gli altri, il governatore e l'assessore regionale al Lavoro, Nichi Vendola e Leo Caroli, e i segretari regionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil (Giovanni Forte, Giulio Colecchia e Aldo Pugliese). "Con l'espressione lavoro minimo di cittadinanza - ha spiegato Vendola - indichiamo una operazione in cui ci vuole coraggio e fantasia" perché si tratta di "una questione europea, nazionale: non c'é - ha rilevato - un'isola felice in questo mare di dolore. Ma noi - ha aggiunto - non vogliamo perdere la possibilità di inventare laddove ne vediamo i presupposti giuridici e laddove reperiamo provviste finanziarie adeguate per andare nella direzione del lavoro. Non elemosina per la sopravvivenza, ma riaprire prospettive di lavoro legandole anche a opere di manutenzione e cura, a opere minime".

Poi lo stesso presidente della Regione Puglia, commentando con i giornalisti le parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sugli ammortizzatori sociali ha copmmentato:"Mi pare che dal ministro Poletti, con tutto il rispetto, giungano sopratutto dei rinvii rispetto alle soluzioni che aspettiamo.

Non c'é tematica, dagli esodati fino agli ammortizzatori sociali - ha rilevato Vendola - in cui non ci troviamo di fronte al riconoscimento concorde del problema, della criticità, del buco nero che si è aperto anche nel rapporto tra cittadini e Stato, e all'indicazione di un futuro migliore, auspicabile. Credo - ha aggiunto - che ci venga spesso offerta una condivisione delle nostre inquietudini e delle nostre analisi critiche, e una soluzione che poi e' spostata sempre nel tempo. Insomma - ha concluso Vendola - non ci conforta la comune consapevolezza del problema. Ci conforta il comune impegno per risolvere il problema".

Per Caroli, nell'ambito del concetto di lavoro di cittadinanza, può esserci una progettualità dei sindaci e degli enti locali associati, affinché i percettori di ammortizzatori sociali straordinari e in deroga vengano utilizzati per realizzare determinate opere. "Su come avviare la sperimentazione - ha sottolineato - abbiamo avuto un incontro con i sindaci che hanno aderito al nostro appello in provincia di Lecce". "L'obiettivo - ha concluso Caroli - é quello di siglare un protocollo d'intesa. In Salento si sperimenta e poi si allarga a tutta la Puglia".

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