È il d-day per Ita. Oggi il cda della compagnia tricolore presieduto da Francesco Caio e guidato da Fabio Lazzerini potrebbe decidere di lanciare l’offerta per l’acquisto di almeno una cinquantina di aerei dall’Alitalia in amministrazione straordinaria. Tutto dipenderà dall’esito dell’incontro odierno in video-conferenza, l’ennesimo, con la commissaria alla Concorrenza europea Margrethe Vestager. Vertice al quale parteciperanno anche i ministri dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, e quello delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.
LA ROAD MAP
I legali di Ita sono al lavoro da una settimana per inviare ai tre commissari straordinari la richiesta che comprenderebbe, il condizionale è d’obbligo visto che serve l’ok di Bruxelles, circa 40 velivoli a medio raggio (Airbus), 5 di lungo raggio (Airbus e Boeing) e 3 per il cargo. Insieme agli aerei, Ita rileverà anche e sopratutto la dote più importante, ovvero le certificazioni tecniche necessarie per solcare i cieli e avviare - si augurano i vertici - l’operatività già a fine giugno, inizio luglio. Non c’è infatti più tempo da perdere, ha ribadito nuovamente il leader della Lega Matteo Salvini, «perché sono a rischio gli stipendi di marzo e il futuro stesso del trasporto aereo in Italia visto che il nostro Paese non può non avere una compagnia competitiva».
GLI STEP
A stretto giro scatterà il reclutamento del personale navigante e di una parte di quello di terra, mentre per handling e manutenzione saranno costituite società ad hoc con Ita in minoranza. Lo scoglio da superare con Bruxelles resta al momento quello legato agli slot, specialmente quelli di Milano. La Commissione vorrebbe che Ita rinunciasse ad una parte considerevole dei diritti di atterraggio e decollo, per marcare la discontinuità con il passato; ma la trattativa riguarda anche lo storico marchio tricolore che Ita vorrebbe rilevare mentre Bruxelles propone un congelamento di almeno due anni, come per il programma di fidelizzazione dei clienti Millemiglia.
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GLI ESUBERI
Va anche precisato che il ministro dell’Economia, Daniele Franco, avrebbe già rispedito al mittente le richieste degli euroburocrati, ma è evidente che su alcuni punti l’Italia dovrà cedere. Di certo il governo vuole fare presto, ben sapendo che gli altri vettori europei, sopratutto le compagnie low cost, sono già pronti a scattare.
Quella di oggi dovrebbe essere la riunione decisiva con Bruxelles, altrimenti Ita rischia di perdere davvero la stagione estiva e di restare ancora a lungo nel limbo. La newco in versione small partirebbe con una flotta di circa 50 aerei, con gli esuberi che ne deriverebbero.