Atene fa tremare i listini europei. Milano zavorrata da banche e energetici

Atene fa tremare i listini europei. Milano zavorrata da banche e energetici
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 10:06
Il braccio di ferro tra Grecia e Banca Centrale Europea spaventa l'azionario europeo, in forte calo in avvio di sessione.

Poco aiutate dalla brutta performance dei listini asiatici, zavorrati dalle ultime notizie sulla questione greca e dall'ennesimo tonfo dei prezzi del greggio, le Borse del Vecchio Continente tornano a guardare con apprensione all'evoluzione del tour europeo del neoeletto Premier ellenico Tsipras, a caccia di consensi che, a quanto pare, non ha ottenuto dalla BCE.



Anche l'Euro/Dollaro USA e lo lo Spread hanno risentito della decisione dell'Eurotower. In questo momento la moneta unica è comunque in lieve rialzo grazie a qualche ricopertura, mentre il differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiano e il Bund tedesco sale di 6 punti base a 124 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,57%. Tra le commodities, invece, l'Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.267,1 dollari l'oncia mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) prosegue la nuova corsa al ribasso iniziata ieri dopo il dato sulle scorte USA.



Tra gli indici di Eurolandia, Francoforte arretra dello 0,38%, Londra dello 0,62%, Parigi dello 0,77%. Maglia nera a Piazza Affari, con il FTSE MIB in calo dell'1,25%. Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si salvano solo pochi titoli quali Luxottica e Moncler. Tra i più forti ribassi, invece, ancora vendite a piene mani su Saipem e Enel in scia al mini greggio. Male le popolari, soprattutto il Banco Popolare, dopo i dubbi espressi da Assopopolari sulla riforma del settore.



Ovviamente crolla, in avvio di seduta, anche la Borsa di Atene dopo la decisione della Bce di bloccare i rifinanziamenti ordinari alle banche greche.
L'indice generale Ase scende del 9% a 771,4 punti. A picco i titoli delle banche. EFEDJ Piraeus cede il 26%, ALpha il 19% e Eurobank il 16%.
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