Tito Schipa? Un alunno diligente, prima di diventare un grande tenore, famoso in tutto il mondo. Con 9 in aritmetica e 8 in storia e geografia. In calligrafia, appena la sufficienza (si può chiedere ad un grande artista l’ordine in tutto e per tutto? Certamente no). Quanto alla condotta, meritava un 6 manifestando una certa vivacità.
A svelare questo aspetto ancora nascosto di Schipa è Gianni Carluccio, parente del tenore e responsabile dell’Archivio che raccoglie tutto il materiale sul cantante leccese.
La pagella e soprattutto la figura di Schipa sono state al centro dell’incontro tenuto presso la scuola “Cesare Battisti" di Lecce diretta da Maria Rosaria Rielli, durante la manifestazione “Adotta un Monumento”, coordinata dalla vicaria Maria Vincenti, nell'ambito della quale, grazie al lavoro svolto da Miriam Papalato e dai suoi alunni ed alunne, è stata svolta una ricerca sui personaggi illustri che hanno frequentato la scuola C. Battisti”.
La quinta B di cui faceva parte Tito Schipa era affidata al maestro Tommaso Briamo. Questi furono i voti riportati all’esame finale dal futuro tenore: nella prova scritta, componimento 6, dettatura 9 con una media dell’8; aritmetica 9; calligrafia 6. Nelle prove orali, nozioni grammaticali 6; aritmetica pratica 8; storia, geografia, diritti e doveri del cittadino 8. Con un punteggio finale di 45/60, il piccolo Tito fu licenziato” il 20 luglio 1903.
Dalla documentazione in possesso dell’Archivio Schipa si scopre anche che Raffaele Schipa (Tito era un soprannome, significava “piccolo”) si distingueva già da bambino per le sue qualità canore. Parlavano di lui già la Gazzetta delle Puglie del 2 Agosto 1902 ed il Corriere Meridionale del 10 luglio e del 7 agosto 1902. In particolare nella copia del Corriere Meridionale del 7 agosto viene riportata anche la notizia del primo premio conseguito da Tito Schipa nella Scuola di Canto.