Teatri monumentali, cinque sono in Puglia

Teatri monumentali, cinque sono in Puglia
di Alessandra LUPO
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Giovedì 4 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 17:59

All’atto manca solo l’ok del Senato. Poi una serie di teatri storici d’Italia (e anche di Puglia) potranno dirsi a tutti gli effetti dei “monumenti”. E lo status, in un primo momento pensato solo per il Petruzzelli e per il Piccini di Bari riguarderà anche Il Teatro Apollo e il Teatro Politeama Greco di Lecce e il Teatro Curci di Barletta.
In Puglia sono infatti per ora quattro i teatri che si apprestano ad ottenere lo status di “monumenti nazionali” in compagnia di teatri come La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli e così via per un elenco di 408 immobili con più di cento anni di età ma anche con un percorso culturale di peso. 
Ieri l’Aula della Camera ha dato il via libera al testo unificato delle proposte di legge presentate. I voti favorevoli sono stati 172, 46 i contrari, 65 gli astenuti. Il provvedimento, che contiene un elenco di 408 teatri ed è stato sostanzialmente riscritto con due emendamenti presentati dalla Commissione Cultura presieduta da Federico Mollicone, passa ora al Senato.

Mollicone: «Un circuito delle meraviglie»


«Abbiamo creato un circuito delle meraviglie - spiega Mollicone - che prevede il riconoscimento immediato ai teatri che si trovano in immobili storici che abbiano almeno compiuto 100 anni. Rispetto alle varie leggi sui singoli teatri abbiamo creato un circuito che rafforza la tutela sull’edificio. Non è un vincolo ma prevede una maggiore attenzione e inoltre - conclude il presidente della commissione - gli altri teatri con le caratteristiche corrispondenti potranno fare richiesta d’ingresso al ministero una volta compiuto il secolo, sarà un lavoro progressivo». 
Tanta la soddisfazione in Puglia: già due settimane fa il soprintendente del Petruzzelli, Massimo Biscardi - quando il testo era passato in commissione - aveva definito «innegabile il tributo che premia l’impegno profuso dalla Fondazione lirica pugliese, per la rinascita di uno dei contenitori culturali più significativi del nostro Paese, dopo la sua ricostruzione, architettonica e culturale, con la fondamentale trasformazione in Teatro di produzione».

La gioia dei teatri


E da Lecce gli fa eco Sonia Greco: «Il Teatro Politeama Greco nasce come il secondo più grande ed antico teatro del Sud Italia, dopo il Teatro San Carlo di Napoli - spiega la direttrice del contenitore leccese -. Le rappresentazioni teatrali in Lecce erano nel tempo privilegio di pochi spettatori del ceto aristocratico che l'unico piccolo teatro dell'epoca poteva contenere. Per soddisfare la sempre più pressante richiesta proveniente dalla borghesia e dal popolo di un grande teatro per la città, dopo 2 anni di lavori, nel 1884, venne inaugurato il Teatro Politeama “Principe di Napoli”, l’odierno “Teatro Politeama Greco”. All'inaugurazione ufficiale, avvenuta il 15 novembre 1884, con l"Aida’ di Giuseppe Verdi, il compositore, impossibilitato a partecipare, delegò il maestro Carlo Lovati a dirigere l’opera. Nel 1911, avveniva il debutto del grande tenore Tito Schipa, la cui vita artistica tanto é stata legata al Teatro Politeama ‘Greco’. All’inizio degli anni ’20, Tito Schipa fu nominato direttore artistico del teatro e, negli anni che seguirono, organizzò stagioni liriche di altissimo livello che vantarono la presenza di grandi artisti e la direzione di compositori dell’epoca quali Pietro Mascagni, Francesco Cilea, Riccardo Zandonai. Sul palcoscenico del teatro, oltre a Tito Schipa, si sono susseguiti cantanti prestigiosi e grandi artisti. Il teatro è nato e conserva la sua naturale vocazione per l’opera, ma è diventato nel tempo anche sede di concerti, balletti, spettacoli ed eventi di rilievo nazionale ed internazionale che si sono succeduti fino ai nostri giorni e che sono il motivo del prestigioso riconoscimento di monumento nazionale. Nel 1976, il Politeama Greco è stato dichiarato di Teatro di Tradizione, inoltre, dal 1979, è stato vincolato in applicazione della legge 1/6/39 n.1089 come bene immobile di particolare valore storico ed artistico. Questo riconoscimento - prosegue Sonia Greco - mi rincuora e mi fa sperare bene per il futuro, dopo gli ultimi difficili mesi dovuti ai lavori pubblici del Comune di Lecce che hanno messo a dura prova il futuro del teatro». Festeggia anche la politica: «Una misura che conferisce il giusto valore alle strutture dell'elenco inserito nella proposta di legge - dichiara il deputato leccese di Fratelli d'Italia Saverio Congedo -. Il Politeama Greco di Lecce - aggiunge - nel 1911 ha visto il debutto e poi negli anni '20 la direzione artistica di Tito Schipa, uno dei più grandi tenori della storia dell'opera. Il Politeama Greco, già teatro di tradizione e bene vincolato per il suo grande valore artistico e storico, con la sua vocazione poliedrica che spazia dalla lirica alla danza passando per la musica leggera è orgoglio e vanto per la città di Lecce, e oggi ancor di più grazie al riconoscimento che gli è stato conferito». 
Festa anche a Barletta: «Da oggi il Teatro Curci di Barletta è un monumento nazionale - commenta la deputata di Fratelli d’Italia, Mariangela Matera -: il Curci di Barletta, fra i più storici della Puglia, è l’unico nella provincia Bat e per il quale esprimo tutta la mia soddisfazione. L'edificio originario fu inaugurato, infatti, nel 1819 e intitolato a San Ferdinando. Crollato in parte nel 1864 il teatro fu ricostruito e riaperto nel 1872 e dedicato al musicista barlettano Giuseppe Curci. Oggi uno dei punti di riferimento culturali e teatrali di tutta la provincia».
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