Camera di commercio Taranto-Brindisi. Insediamento il 29 febbraio

La camera di commercio di Taranto
La camera di commercio di Taranto
di Domenico PALMIOTTI
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 05:00

 Il nuovo consiglio della Camera di Commercio Taranto-Brindisi si insedierà il 29 febbraio alle 10.30. La Regione Puglia ha disposto la data della prima seduta dopo aver convalidato con un decreto del presidente Michele Emiliano, la nomina dei 33 consiglieri camerali rappresentativi delle varie categorie.

Il 29 febbraio potrebbe essere eletto il nuovo presidente della CdC, carica per la quale è in pole position l’industriale Vincenzo Cesareo, già presidente di Confindustria Taranto. 

La gestione commissariale


La gestione commissariale della Camera da parte di Gianfranco Chiarelli volge quindi al termine. Chiarelli era stato nominato da Giancarlo Giorgetti, in qualità di ministro dello Sviluppo economico, a maggio 2021. La fusione delle due Camere di Commercio è stata disposta con un decreto del ministro dello Sviluppo economico di febbraio 2018.

Sei anni di battaglie legali

Dall’istituzione all’attuazione sono passati sei anni a seguito di battaglie legali e ricorsi soprattutto dal versante Brindisi. L’ultimo capitolo, per ora, si è chiuso a metà dicembre, quando, due mesi dopo l’udienza del 4 ottobre, il Tar di Bari ha stoppato l’impugnazione di Confesercenti Brindisi nei confronti del secondo decreto della Regione. Quello che ha corretto, rispetto ad un primo provvedimento, un paio di dati relativi alla rappresentanza delle categorie economiche (il commercio nella fattispecie) nel consiglio camerale. E il fatto che Confesercenti Brindisi abbia annunciato appello al Consiglio di Stato, non ha fermato i passaggi successivi, tant'è che ci sono stati la convalida dei consiglieri e la fissazione del primo consiglio. 
Un anno fa, il 19 gennaio, un decreto del presidente della Regione ha assegnato i 33 seggi nel consiglio della nuova Camera di Commercio. Ma il 24 gennaio, a causa di in errore materiale riscontrato, questo decreto veniva sospeso e il 17 marzo ne veniva adottato un altro corretto. Il decreto iniziale, quello con l’errore, veniva notificato alle parti lo stesso 19 gennaio, ma Confesercenti Brindisi non lo ha mai impugnato. Nè allora, né nel successivo giudizio promosso davanti al Tar di Bari. È stato solo impugnato il decreto con la rettifica. Inoltre, l’impugnazione di Confesercenti Brindisi non é stata fatta alle due Camere di Commercio, Taranto e Brindisi, mentre a Bari rivolta all’Avvocatura distrettuale dello Stato anziché alla sede della Regione. Secondo il Tar di Bari, “la mancata tempestiva impugnazione” del decreto iniziale di gennaio “che già aveva definito l’assetto lesivo lamentato dalla ricorrente”, cioè Confesercenti Brindisi, “rende evidentemente inammissibile l’impugnazione del nuovo provvedimento, emendato solo nella indicazione di alcuni dati riportati in maniera sbagliata a causa di errore materiale”. In sostanza, per i giudici, sostanza, il decreto correttivo della Regione, rimediando all’errore compiuto, non va considerato come “riapertura del procedimento” per l’attribuzione dei seggi nel consiglio. È solo un “atto meramente confermativo, privo di spessore provvedimentale e di autonoma capacità lesiva; per ciò stesso insuscettibile di autonoma impugnazione”, dice il Tar, in quanto “ci si è limitati a correggere i dati trascritti erroneamente, senza incidere su nessun altro aspetto”. Ha replicato Confesercenti Brindisi, sostenendo che “tale interpretazione non è condivisa, atteso che la nuova istruttoria non ha condotto alla correzione di un mero errore materiale, avendo stravolto completamente gli equilibri rappresentativi all’interno della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto. La sentenza resa dal Tar di Bari ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto, senza esaminare il merito dello stesso e quindi senza verificare se le violazioni lamentate siano state commesse”. 
Di qui l’appello al Consiglio di Stato. Intanto, in attesa del 29 febbraio, il commissario ad acta, Claudia Sanesi, ha avviato gli adempimenti, un centinaio, connessi all’unificazione: dalle comunicazioni a Mef, Ragioneria generale dello Stato, Anac, Inps e altre pubbliche amministrazioni all’integrazione delle due banche dati. 

Ecco  tutti i nomi


I consiglieri della nuova Camera di Commercio sono Alfonso Cavallo, Filippo De Miccolis Angelini, Erminio Campa, Luca Lazzaro e Pietro De Padova per l’agricoltura; Domenico D’Amico, Fabio Paolillo, Franco Gentile e Rosita Giaracuni per l’artigianato; Vincenzo Cesareo, Lucia Minutello, Gabriele Menotti Lippolis, Rosalba Barretta e Carlo Maria Martino per l’industria; Matilde Contento, Leonardo Giangrande, Paola Scialpi, Gregorio Eligio Sergio, Michele Piccirillo, Elisa Forestiero e Antonio D’Amore per il commercio; Franca Todaro per le cooperative; Vito Lobasso e Paolo Castellana per il turismo; Salvatore Toma per trasporti e spedizioni; Catello Miro per il credito; Beatrice Lucarella, Giuseppe Danese e Marco Pagano per i servizi alle imprese; Antonio Cassalia per altri settori; Francesco Solazzo per i sindacati; Giovanni D’Arcangelo per consumatori e utenti e Giovanni Antonio Prudenzano per i liberi professionisti. 

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