Una famiglia divisa nel Salento anni '50: Giannone, il nuovo romanzo dell'autrice della "Portalettere"

La scrittrice Francesca Giannone
La scrittrice Francesca Giannone
di ​Vincenzo MARUCCIO
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Domenica 24 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:23

Ritorno al Salento: gli anni Cinquanta questa volta, tra il passato che incombe e il riscatto da costruire. Un’impresa familiare fondata dal nonno che finisce male e le strade di un fratello e una sorella che si dividono. Forse per sempre, forse no: sarà l’amore a decidere; entrambi, a un certo punto, si troveranno davanti a un bivio.
È il ritorno al Salento per Francesca Giannone, la scrittrice esordiente salentina che ha battuto tutti i record con “La Portalettere”, il libro italiano più venduto del 2023 ambientato nella piccola Lizzanello, alle porte di Lecce. È pronto il nuovo romanzo: il velo è caduto e ha cominciato a svelare storia e personaggi. C’è il titolo: “Domani, domani”. C’è la data di uscita: il prossimo 18 giugno ed era da tempo che il conto alla rovescia non cominciasse così in anticipo a conferma della grande attesa per questo libro. Pubblicato da Nord e non poteva essere altrimenti: Giannone resta fedele alla casa editrice diventata punto di riferimento, con il successo di “I leoni di Sicilia”, del cosiddetto romanzo storico che insieme al romance ha ormai da tempo lanciato la sfida (spesso vincendola) al genere noir-thriller.


È una conferma di quanto Giannone aveva rivelato a Quotidiano quasi tre mesi fa: «Sì, ci sarà ancora il Salento nel mio secondo libro». Promessa mantenuta dopo che si erano scatenati i più svariati rumors: nessun sequel della “Portalettere” come pure qualcuno pensava, nessun approdo nella contemporaneità del presente. Ricetta vincente non si cambia: la storia recente del nostro Paese - il Sud tra annessi e connessi - come lente d’ingrandimento per raccontare sogni e delusioni, famiglie perdute e passioni ritrovate.
Non c’è più la postina Anna che ha stregato decine di migliaia di lettori e sapremo solo più in là se le location sono cambiate.

Giusto un salto di qualche decennio, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, dove Lorenzo e Agnese - questi i nomi dei due protagonisti - devono fare i conti con la smobilitazione del saponificio di famiglia che era stato vissuto dal padre come una condanna. Il nonno lo aveva aperto molti anni prima promettendo a Lorenzo e Agnese: «Un giorno tutto questo sarà vostro». Così non è e i due, davanti alla vendita, sono costretti a fare la prima scelta: Lorenzo, impulsivo e orgoglioso com’è, reagisce andando via e mollando gli affetti familiari con l’obiettivo ultimo di riprenderserla, un bel giorno, questa fabbrica. Agnese fa il contrario e nonostante l’arroganza del nuovo padrone accetta di fare l’operaia nel saponificio perché «io resto dov’è casa mia». 


Una crepa profonda tra i due, una ferita difficile da rimarginare. Poi, più tardi saranno l’amore e gli affetti a metterli con le spalle davanti al muro quando ci sarà da scegliere se tornare sui propri passi o guardare ancora più avanti e le indiscrezioni si fermano qui per una storia che riserva molti altri colpi di scena fra famiglia, sentimenti di rivalsa e incontri improvvisi destinati a cambiarti la vita. Con la risposta affidata, appunto, al “Domani” che rimanda al titolo del romanzo.

Lizzanello protagonista


Se nel libro ci sarà ancora Lizzanello, il paese dove è ambientato “La Portalettere” e dove Giannone è cresciuta, lo sapremo più in là: fino al 18 giugno il tempo non manca e c’è da scommettere che la febbre dell’attesa tra i lettori s’incrocerà con anticipazioni e interviste.
Di certo, per Lizzanello sarà un anno di svolta dopo essersi improvvisamente risvegliata protagonista del caso editoriale 2023: finora una presentazione vera e propria non c’è mai stata e a quel punto si metteranno insieme, al più presto, primo e secondo libro nell’ambito del calendario di incontri legati all’uscita di giugno. Ma c’è molto di più perché l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Costantino Giovannico sta preparando alcune iniziative dopo che lo scorso anno Giannone è stata già nominata ambasciatrice della cultura di Lizzanello. La postina del libro - Anna Allavena, realmente esistita - è la bisnonna della scrittrice e l’obiettivo è quello di denominare Lizzanello “Paese della portalettere” a suggellare un legame inscindibile con una serie di proposte: una cartolina con annullo filatelico da realizzare con Poste Italiane, una targa dedicata ad Anna sull’ufficio postale del paese e l’installazione di luminarie con alcune frasi tratte dal libro. 
Idee che non finiscono dopo che già lo scorso anno in tanti, tra lettori e appassionati, hanno fatto tappa a Lizzanello per una foto o un selfie nei luoghi-chiave della “Portalettere”: in programma c’è anche un gemellaggio con Pigna, il paese in Liguria di provenienza di Anna prima del suo arrivo nel Salento nelle vicende del libro, e una mostra su volti e luoghi con foto di Lizzanello tra anni Trenta e anni Cinquanta. In attesa (e con l’augurio) che le riprese della fiction televisiva tratta dalla “Portalettere” possano approdare a Lizzanello con l’ulteriore notorietà che questo inevitabilmente comporterà. Ma questa è già un’altra storia. Questo è già “Domani”.
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