Nel Castello di Gallipoli la storia si fa emozione

Nel Castello di Gallipoli la storia si fa emozione
di Claudia PRESICCE
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Venerdì 11 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:42

Silenzioso e statuario come a dividere cielo e mare, il Castello di Gallipoli dal XVI secolo è sempre lì a raccontare storie. A volte ci si dimentica l’anima lunga di questi luoghi dalla storia lontana: fu realizzato dagli Aragonesi nei pressi dell’antico porto pullulante di vita su disegni di Francesco di Giorgio Martini. Ma sotto c’era già una preesistente fortezza degli Angioini che ne diventò il suo cuore segreto. Con la sua pianta poligonale, i torrioni angolari a cilindro, al tempo era circondato da un fossato laddove poi è nato il cinema Rivellino, e troneggiava su una cittadina piccola quanto importante perché operosa, per secoli luogo di traffici commerciali via mare con mezzo mondo. Quante facce, quante mani, quanti racconti di terra e di mare parlano tra quelle pietre della Città Bella, tra le mura del maniero che sopra a tutto sovrintende: per questo allora si è pensato di mettere al centro proprio la stessa storia di Gallipoli, del suo porto e del suo Castello, in un evento culturale organizzato nei suoi storici luoghi.

La mostra

E così si inaugura stasera “Castello di Gallipoli. Un mare di storie. Un viaggio experience” una mostra definita “immersiva” perché lì, proprio dove “nasce” il suo contenuto, si svolge: è dedicata interamente alla storia di Kalè Polis e al suo Castello (che la ospita) ed è un viaggio culminante nella sala ennagonale del maniero, unico esempio di architettura militare per forme e dimensioni (un diametro di 20 metri e un’altezza di 10). È lì che si potrà gustare un’emozionante proiezione a 360 gradi intorno ai visitatori che racconterà una storia animata sull’epoca d’oro di Gallipoli, come in una full immersion.
Ma la vera sorpresa è il percorso che condurrà all’incontro “virtuale” con personaggi storici che di questa storia sono stati protagonisti. Si tratta di Francesco di Giorgio Martini che il Castello ha contribuito in maniera decisiva a disegnarlo dandogli la forma che ha oggi, di Jakob Philipp Hackert che ha raccontato il Porto di Gallipoli a livello internazionale dipingendolo come in una fotografia ante litteram, e poi di una signora, la “zarina” Caterina II di Russia perché con l’olio lampante partito direttamente dal porto di Gallipoli ha letteralmente portato, nella sua terra lontana, la “luce”. Ma andiamo con ordine. 

La mostra multiforme “Castello di Gallipoli, un mare di storie. Un viaggio experience” si inaugura oggi alle 18 (ingresso su invito – per informazioni e prenotazioni scrivere alla mail info@castellogallipoli.it o telefonare al numero 0833.262775) nelle sale del castello gallipolino e sarà aperta sino al 14 novembre. È prodotta dall’Agenzia di comunicazione Orione, che gestisce il Castello dal 2014, e curata da Creation (rientra in un progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di “Custodiamo la cultura in Puglia 2021 – misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”, realizzato con il Comune di Gallipoli).

All’inaugurazione interverranno Loredana Capone presidente del Consiglio regionale della Puglia, Stefano Minerva sindaco di Gallipoli, Umberto Pastore amministratore delegato di Creation, Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, direttore generale e direttrice artistica del Castello.

L'incontro virtuale con i personaggi storici

Il punto di forza del viaggio emozionale della mostra è l’incontro “virtuale” nelle sale del piano terra, affacciate sulla Piazza d’armi, con i tre personaggi storici (incontro che, annunciano gli organizzatori, diventerà “reale” durante l’inaugurazione). Il primo, come accennato, è il famoso architetto, ingegnere e anche pittore toscano Francesco di Giorgio Martini (1439–1501), progettista di una gran varietà tra palazzi e castelli italiani che ha sostanzialmente modellato la singolare pianta, le altezze e le caratteristiche formali del Castello di Gallipoli. Con un salto storico poi si raggiunge il pittore Jakob Philipp Hackert (1737-1807), artista paesaggista tedesco della corte del Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone. Fu lui alla fine del Settecento ad arrivare fino a Gallipoli per il suo compito di rappresentare sulla tela le città portuali del Regno. Infatti è celebre la sua immagine del porto di Gallipoli che è diventata l’unico vero racconto in immagini di quella lontana stagione del litorale ionico. La “zarina” Caterina II (1729–1796), grande imperatrice di Russia, entra in questa storia e in questa mostra per un dettaglio… luminoso. La luce infatti all’interno dei palazzi di San Pietroburgo, dove pare risuonassero pure opere della tradizione musicale napoletana, era alimentata da lanterne nutrite con olio lampante. Non tutti conoscono la storia dell’olio che illuminò mezza Europa, e anche molto oltre, nel Settecento e non solo: partiva dal porto di Gallipoli e veniva utilizzato per l’illuminazione pubblica e privata.

Un “mare di storie” dunque, con un inedito viaggio nel tempo, per ricominciare ad andar per mostre dopo gli asfittici periodi di chiusura. Ecco gli orari di apertura della mostra tutti i giorni: giugno e settembre dalle 10 alle 20; luglio e agosto dalle 10 alle 24; ottobre e novembre 10-13 / 15-17 e chiusura il lunedì (la biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura; ingressi ridotti per tutti 5 euro, gratuito per minori fino a 5 anni, guide turistiche con patentino e con gruppo, disabili, giornalisti accreditati).

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