Un “ostello” galleggiante sull'isola di Sant'Andrea

L'isola di Sant'Andrea ed il Castello Alfonsino
L'isola di Sant'Andrea ed il Castello Alfonsino
di di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 6 Novembre 2020, 18:19

Un progetto pilota che vuole mettere insieme “un micro sistema nautico, turistico, scientifico, formativo e culturale, ma anche autoproduttivo” da realizzare sul complesso monumentale dell'isola di Sant'Andrea. Questa la base progettuale di Bon, acronimo di Brindisi Ostello Nautico, che dovrebbe essere realizzato nell’area compresa tra la diga foranea di Punta Riso e la grande darsena di Forte a Mare e che i promotori considerano "strategica per la valorizzazione del Castello Alfonsino".

La proposta è stata inserita recentemente all'interno della sezione "Challenge" del Forum della Pubblica amministrazione, una sorta di vetrina che raggruppa (come da titolo) le idee imprenditoriali che portano avanti delle sfide. Il progetto è stato ideato da Olomamager di Fabrizia Paloscia: si tratta di una società che opera nel campo delle strategie per le imprese e nel business sociale. Secondo la Paloscia, nella proposta progettuale “tutto è concepito in economia circolare ed è alimentato, con energia cinetica da moto ondoso marino e altre fonti rinnovabili”. Andando più nel dettaglio, la nota di Olomamager parla dell’esigenza di generare sviluppo locale socialmente responsabile, “in piena applicazione di 12 dei 17 obiettivi dello Sviluppo Sostenibile Agenda Onu 2030”.

Il progetto prevede, nella pratica, la realizzazione di “un villaggio green che offre accoglienza temporanea in abitazioni sull'acqua insieme a tutti i servizi connessi, dove le dimore, gli spazi e gli oggetti provengono da vecchi pescherecci, barche, pezzi di navi e container in disuso”.

Nella proposta, inoltre, si fa riferimento al possibile recupero di edifici storici come la batteria Pisacane, fari e rifugi antiaerei e di costruzioni più recenti, in precedenza occupati dalla Marina Militare, che si possono destinare a servizi e ospitalità, creando un'offerta di pacchetti turistici e scientifici “da proporre a un pubblico nuovo nazionale e internazionale, ma anche già affezionato al brand Salento-Puglia”.

Il Bon, quindi si propone come “villaggio ecocinetico innovativo nel mondo”, che si pone nel solco della transizione energetica e della sostenibilità e vuole dare a Brindisi “una risonanza forte e sinergica per promuovere tutte le risorse del territorio”. Olomamager, spiega ancora la nota della stessa società, lavora a Brindisi Ostello Nautico da circa 2 anni, accompagnandosi ad un gruppo di tecnici e volontari. Nel gruppo promotore figurano, tra gli altri, l'architetto Maria Mancarella e Lucrezia Germinario, ex dipendente Enel con esperienza nel campo della comunicazione e del web. Tra i diversi patrocini arrivati all'idea, quelli di Camera di commercio di Brindisi, Assonautica, Lega Navale, Confapi, ed associazioni in ambito ambientalista e sociale come Legambiente, Kyoto club, Liberi dalla Plastica, Cittadinanzattiva, i Nac (No al Carbone), Aidos e gli Stati Generali delle Donne. Gli ideatori hanno sottolineato, infine, che è stato programmato un incontro anche con l’amministrazione comunale di Brindisi “la cui adesione - concludono - è fondamentale per la buona riuscita del progetto”

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