OSTUNI - È venuto a mancare alla veneranda età di 99 anni Licio Giglio, prezioso testimone di storia, simbolo di una memoria da custodire gelosamente e scrupolosamente. Sottotenente di artiglieria, classe 1921, Giglio, ostunese, figurava tra i diecimila degli oltre duecentomila soldati dell’Armata italiana in Russia, scampati ai lager tedeschi. Il biennio di riferimento è quello tra il 1941 e il 1943, l’Armir cadde nel gelo russo e la conseguente ritirata italiana si tradusse nell’armistizio e nelle conseguenti deportazioni nei campi di prigionia. L'addio, agli albori del secolo di vita, traguardo che avrebbe di fatto tagliato a maggio prossimo. Giglio, bancario in pensione, è stato portavoce del ricordo di uno dei periodi più bui dell’umanità, quello legato al secondo conflitto mondiale ed alle successive deportazioni e persecuzioni nei campi di prigionia, vissuto in prima persona e tramandato alle successive giovani generazioni.
La Città bianca in queste ore lo saluta con affetto e commozione.