Comune di Ostuni sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2021, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso

Comune di Ostuni sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2021, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso
di Danilo SANTORO
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Venerdì 23 Giugno 2023, 08:13

Rigettato il ricorso in appello: il Consiglio di Stato conferma lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune di Ostuni relativo non all'attuale amministrazione eletta un mese fa. Il procedimento in questione riguarda, infatti, l'amministrazione guidata dal giugno del 2019 al dicembre del 2021 l'ex sindaco ed oggi consigliere comunale di opposizione Guglielmo Cavallo. Al Consiglio di Stato gli ex amministratori della Città Bianca si erano rivolti dopo che già il Tar del Lazio aveva confermato il provvedimento disposto dal consiglio dei ministri disposto il 23 dicembre del 2021 su richiesta della Prefettura di Brindisi e del Ministero dell'Interno. Con un provvedimento successivo il Presidente della Repubblica aveva poi nominato la Commissione straordinaria che ha governato Ostuni per quasi 18 mesi fino al 15 maggio scorso, quando le elezioni amministrative hanno eletto il nuovo sindaco Angelo Pomes.
Quest'ultima pronuncia del Consiglio di Stato fa diventare definitivo il giudizio amministrativo, che era stato contestato più volte pubblicamente, ma anche davanti ai giudici del Tar e del Consiglio di Stato da Guglielmo Cavallo e dalla sua coalizione. Ragioni rappresentate e inserite in un corposo materiale difensivo presentato a Tribunale amministrativo e Consiglio di Stato dai legali Pietro Quinto e Costantino Ventura.
Contestazioni da parte dei rappresentanti politici del centrodestra locale per partivano dall'assenza di procedimenti penali o avvisi di garanzia in corso nei loro confronti, e di chi ricopriva incarichi pubblici durante il loro mandato amministrativo. A ciò anche le attività svolte secondo la difesa- per allontanare ogni sospetto di presunti legami tra amministratori e criminalità organizzata.

Valutazioni diverse, però, quelle fatte e decise dal Tar del Lazio e poi confermate dal Consiglio di Stato nelle ultime ore che invece hanno ritenuto legittima avviata la procedura avviata a suo tempo dalla Prefettura di Brindisi.

La vicenda

Il provvedimento di scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata ad Ostuni è stato determinato da un'interdittiva antimafia nei confronti di una società che nell'estate del 2020 ha gestito i parcheggi su area pubblica a Santa Lucia. Da qui gli accertamenti avviati anche con una commissione d'accesso ispettiva che per sei mesi dal febbraio del 2021 all'agosto dello stesso anno ha analizzato atti amministrativi degli ultimi anni nella Città Bianca. Un dossier giunto sul tavolo del Ministero dell'Interno prima e poi del Consiglio dei ministri fino al provvedimento di scioglimento per infiltrazione mafiosa.
In seguito a questa procedura il Ministero dell'interno aveva inoltrato richiesta d'incandidabilità per l'ex sindaco Cavallo e per i due ex consiglieri comunali Giuseppe Corona e Francesco Beato. Nei mesi scorsi il tribunale civile di Brindisi aveva accolto questa istanza ritenendo i tre non "candidabili". Un provvedimento non definitivo, a tal punto che Cavallo è stato eletto consigliere alle ultime amministrative, è che è stato oggetto di reclamo alla Corte di Appello di Lecce dalle difese dei tre amministratori. Si attende di conoscere ora l'esito del ricorso presentato. Solo la pronuncia della Cassazione l'incandidabilità diventa realmente effettiva. Quindi Cavallo al momento è un consigliere comunale eletto a tutti gli effetti.

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