Un lupo a spasso nell’area protetta di Torre Guaceto a Carovigno. Ad immortalare la presenza le fototrappole installate dal Corpo di polizia provinciale che, la notte scorsa, hanno ripreso la presenza di un lupo a due passi dalle spiagge. La specie non è pericolosa per l’uomo, il richiamo alimentare è esercitato dalla presenza di prede naturali o animali domestici non custoditi, come i randagi.
Le immagini
Pochi frame, ma che non lasciano spazio a dubbi secondo quanto spiegato dal biologo faunista della riserva.
Le fototrappole hanno ripreso un lupo giovane all’interno dell’area protetta di Torre Guaceto. In questa fase, l’esemplare è in esplorazione. Se riterrà che la zona sia adatta alla sua sopravvivenza, rimarrà e nel giro di un anno inizierà a riprodursi.
I lupi sono animali con una grande adattabilità, si muovono per decine di chilometri al giorno. L’esemplare avvistato potrebbe spaziare in tutta la provincia di Brindisi alla ricerca di cibo e poi tornare a riposare in riserva poiché qui potrebbe godere di tutte le condizioni adatte alla sua vita.
La specie non è pericolosa per l’uomo. Il suo istinto lo spinge a sentire forte il richiamo alimentare esercitato da cinghiali, lepri, tassi, ricci e da animali domestici non accuratamente protetti.
«Gli sforzi che facciamo per il nostro territorio danno sempre ottimi risultati – ha commentato il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli -, l’avvistamento in riserva è il frutto dell’impegno e dello spirito di collaborazione che da sempre guidano il lavoro del Corpo di polizia provinciale e del Consorzio di Torre Guaceto. Continueremo su questo solco per tutelare sempre al meglio questo bellissimo angolo di Puglia».
“Si ascolti il grido degli allevatori”
I consiglieri regionali Caroli, Perrini e Picaro alzano l'attenzione su tutto il terriotorio: “L’ultimo episodio risale solo a quattro giorni fa quando a essere sbranato è stato un asinello, ma ormai si è perso il conto delle pecore uccise o ferite dai lupi che, in Valle d’Itria, sono diventati una vera e propria emergenza.
“Sappiamo bene che la Convenzione di Berna, ‘Convenzione sulla Conservazione della vita selvatica e degli habitat in Europa’ del 19 settembre 1979, ratificata dall’Italia con legge del 5 agosto 1981, n.503, il lupo è tra le specie protette, il che impedisce di fatto, la cattura, l’uccisione, la detenzione e il commercio, ma il problema non pu? essere sottovalutato per questo abbiamo presentato una mozione per impegnare la Giunta a valutare l’opportunità di garantire incentivi economici agli allevatori per la realizzazione di recinzioni anti-lupo, ma anche impegnare le risorse necessarie per indennizzare gli allevatori che subiscono le perdite di bestiame a seguito degli attacchi dei lupi”.