Torna Radiologia interventistica all'ospedale Perrino, Palese: «Lunedì vertice per decidere»

L'assessore regionale alla Salute Rocco Palese
L'assessore regionale alla Salute Rocco Palese
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Domenica 21 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 15:26

Potrebbe essere domani la giornata decisiva per pianificare la riapertura della Radiologia interventistica all'ospedale Perrino di Brindisi.

Focus

Come conferma l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, «l’attenzione è massima». Dopo l’audizione in commissione sanità e la conferenza dei sindaci della provincia di Brindisi di martedì scorso – in cui è stato definito che il personale giungerà a Brindisi a turno dagli altri ospedali della regione - domani alle 13 è prevista una riunione in videoconferenza tra gli uffici del dipartimento regionale della Salute e le altre componenti, necessarie, per delineare gli aspetti anche amministrativi di questa soluzione interaziendale. «In quella sede definiremo gli ultimi tasselli per far partire questa pianificazione», spiega Palese, che riferisce un altro aspetto sul futuro personale a disposizione del Perrino di Radiologia interventistica.

Tempi stretti

«Sì ci sono le prime disponibilità acquisite dall’Asl. Ma ripeto – spiega l’assessore regionale – occorre fare questa videoconferenza per mettere a punto una serie di cose, e poi fare le disposizioni confermando quelli che sono gli impegni che sono stati assunti in commissione e che è necessario assolutamente prendere». Obiettivo è fare in fretta. «Io solitamente non do date su riaperture. Quello che posso dire – conclude Palese – è che siamo in fase avanzata.

Questa fase avanzata necessità del confronto già convocato per lunedì (domani ndr)». Ad attendere le disposizioni è soprattutto l’Asl di Brindisi.

Strumenti e materiale

Gran parte della dotazione strumentistica sarebbe già a disposizione al Perrino, come confermano fonti sanitarie. Anche l’approvvigionamento del materiale di consumo per rendere operativo il reparto non sembra in questa fase un ostacolo insormontabile. Quel che manca è il personale medico. I vertici dell’Asl di Brindisi, già prima dell’interessamento della Regione al problema, avevano predisposto una convenzione con l’Asl di Taranto per permettere a medici in servizio nel capoluogo ionico di coprire alcuni turni, in presenza, al Perrino. Questo avrebbe permesso non solo una pianificazione del servizio come “emergenza” (in casi di necessità tempo-dipendenti), ma anche un’attività di programmazione. 

Non solo personale

Martedì scorso in commissione la Regione ha deciso di portare avanti questo nuovo modello e che andrà ad interessare tutte le aziende ospedaliere della Puglia. L’altro fronte nel medio periodo sarà quello di incrementare non solo il personale ma anche la specificità d’azione che si potrà eseguire a Brindisi, con l’ospedale già dotato di una strumentazione di altissimo livello, con un angiografo biplano di ultima generazione. «Ma dal 2021 a oggi – ha spiegato martedì scorso il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio - sono stati indetti diversi concorsi e avvisi pubblici andati deserti. Per questo vogliamo rendere più attrattiva la Radiologia interventistica del Perrino: sarà valutata la trasformazione in Unità operativa complessa, ove consentito dagli standard stabiliti dalle norme regionali».

Svolta dopo il dramma

Al momento, però, l’urgenza è dotare la stessa struttura di una prima dotazione di personale che possa garantire, in casi di estrema urgenza, un intervento immediato. Urgenza che si è nuovamente manifestata dopo la morte del 39enne brindisino Antonio Picciolo. L’uomo nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio giunse in codice rosso per un’emorragia cerebrale al Perrino. Poi dopo tre ore fu trasferito nell’ospedale di Taranto, dove è morto qualche giorno dopo, perché a Brindisi mancava il radiologo interventista. Non è mai stato accertato se la presenza di un professionista al primo arrivo di Picciolo al Perrino quella notte, invece del trasferimento dopo 3 ore al Santissima Annunziata, avrebbe potuto salvare la vita al 39enne.

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