Il sindaco nomina 5 professionisti per il suo staff: lavoreranno gratis. Ed è polemica

Il municipio di Brindisi
Il municipio di Brindisi
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 20:03

A Brindisi il sindaco ha nominato cinque professionisti - tra cui anche un giornalista, come membri del suo staff. Ma il fatto che questi professionisti lavoreranno gratuitamente sta suscitando polemiche. Soprattutto per quanto riguarda la figura di un giornalista pubblicista, nei confronti del quale l'Ordine dei giornalisti prenderà provvedimenti disciplinari.

La nota di Assostampa Puglia

«Apprendiamo che il sindaco di Brindisi ha nominato il suo staff, con l'indicazione di cinque professionisti che presteranno servizio a titolo gratuito, tra i quali un giornalista pubblicista. Le prerogative di un sindaco su tali procedure non sono in discussione, ma non si può non stigmatizzare che il lavoro, in un Comune peraltro importante come quello di Brindisi, vada sempre retribuito, a maggior ragione se si tratta di lavoro giornalistico che richieda un impegno quotidiano rilevante». Lo dichiarano in una nota i rappresentanti del Gruppo Uffici Stampa (Gus) dell'Associazione di Stampa Puglia.

«Un Comune, del resto, non è una onlus alla quale iscriversi per prestare la propria opera gratuitamente e la professione giornalistica, in base alle normative vigenti, va sempre retribuita. Per questo duole ancora di più rilevare l'accettazione da parte del collega reclutato dal sindaco di prestare tale servizio gratuitamente.

Invitiamo tutti i colleghi - aggiunge il Gruppo di specializzazione del sindacato dei giornalisti pugliesi - a non accettare incarichi a titolo gratuito. Invitiamo, altresì, tutti i sindaci a rispettare l'art. 36 della nostra Costituzione, sulla quale anche il primo cittadino di Brindisi ha prestato giuramento».

L'Ordine dei giornalisti

«L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha deferito al Consiglio di disciplina un iscritto che, secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione, avrebbe accettato un incarico di addetto stampa a titolo gratuito». Lo afferma l'Odg Puglia in una nota. «La segnalazione, se confermata dall'istruttoria, che sarà fatta dal Consiglio di disciplina territoriale, si configurerebbe come una palese violazione della Carta di Firenze, una delle carte allegata al Testo unico dei doveri del giornalista. È appena il caso di ricordare - è detto - che uno dei passaggi della Carta di Firenze spiega come 'gli iscritti all'Ordine sono tenuti a non accettare corrispettivi inadeguati o indecorosi per il lavoro giornalistico prestato'». «Nel caso specifico - osserva il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci - si sarebbe andati anche oltre questo limite. La dignità della professione è soprattutto nelle nostre mani e nei nostri comportamenti. Mi auguro che anche l'amministrazione pubblica interessata ritorni sui suoi passi e selezioni il suo addetto stampa secondo procedure e retribuzioni che non offendano la dignità del lavoro giornalistico». 

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