Scuola Europea, scontro aperto tra Pd e FI: il piano diventa un caso politico

Scuola Europea, scontro aperto tra Pd e FI: il piano diventa un caso politico
di Paola CRESCENZO
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:57

È botta e risposta tra Forza Italia e il Partito Democratico di Brindisi. «Giù le mani dalla Scuola Europea di Brindisi» invoca Forza Italia, «La Scuola Europea è salva, si sollecitino le risorse previste. Polemiche inutili e dannose» è la replica dei Dem. I due partiti di schieramenti opposti si riferiscono alle conseguenze nella città di Brindisi delle decisioni contenute nel Piano regionale di dimensionamento scolastico.

Il nodo

Le regioni nel redigere i Piani, tengono conto dei parametri stabili dal governo nella riforma contenuta nel Pnrr che mira ad adeguare la rete scolastica all’andamento anagrafico della popolazione studentesca, stabilendo anche quante autonomie scolastiche vadano soppresse. Gli enti regionali consultano quelli locali e adottano la decisione finale. Forza Italia contesta la riorganizzazione della regione Puglia che ha adottato la proposta alternativa elaborata dalla provincia di Brindisi, affermando che sia stata costruita più su ragioni politiche che criteri logici e condivisi. 
«Appare evidente – afferma Forza Italia - che il piano di dimensionamento scolastico, con le ricadute sulla costruzione della Scuola Europea nel nostro territorio, sia divenuto un fatto politico piuttosto che invece, come nelle originarie intenzioni del governo, un’occasione per rimodulare gli assetti delle istituzioni scolastiche, in relazione all’indubbio calo delle natalità (parametro popolazione scolastica regionale) ed al confermato interesse a mantenere le specificità e le autonomie presenti sul territorio». Per la città di Brindisi è prevista, per il prossimo anno scolastico, la soppressione dell’autonomia del comprensivo Paradiso Tuturano, accorpando i plessi di Tuturano al comprensivo Centro e quelli del Paradiso al nuovo Omnicomprensivo costituito inoltre, dal liceo Fermi Monticelli e dalle sezioni europee del comprensivo Centro.

Il trasferimento


Queste ultime tramite “disaggregazione anche logistica”, cioè verranno fisicamente spostate dalle attuali sedi del Centro che si trovano in via dei Mille e in viale della Libertà. Forza Italia afferma, inoltre, che l’ente comunale si era sforzato, interloquendo con i dirigenti scolastici, di armonizzare tali parametri, riconoscendo il nucleo storico della scuola europea di Brindisi nel comprensivo Centro dove era nata nel 2013 «Mentre l’ente provinciale tira fuori da un insolito cappello, la proposta di accorpare al Liceo Fermi-Monticelli, decretandone l’apprensione alla Provincia, e per far ciò, - continua Forza Italia - smembra le scuole e sottrae classi ai vari comprensivi del Centro e del Paradiso Tuturano». Tra i danni evidenziati nella nota di FI ci sono lo scompaginamento dei criteri della territorialità, della specificità e della identità scolastica e di quartiere. «Le polemiche innescate da Forza Italia, e quindi da Mauro D’Attis e dal sindaco Pino Marchionna – replica il Partito Democratico -, rappresentano una rovinosa caduta di stile che non può essere ignorata per la qualità delle relazioni politiche nel nostro territorio e perché nuocciono gravemente alla verità dei fatti. È evidente la perdita di lucidità nell’affrontare una questione che meriterebbe ben altro spirito – continuano i Dem -, e che tracima invece in ingiustificate accuse rivolte ad un’altra istituzione territoriale, il presidente della Provincia». 

I tagli del Governo


Il Partito Democratico sottolinea che Forza Italia sta volutamente ignorando i tagli che il governo Meloni ha fatto ai fondi destinati alla scuola.

La regione Puglia, insieme a Toscana ed Emilia Romagna, aveva infatti fatto ricorso contro il Piano di dimensionamento voluto dal governo, ma il Tar lo ha bocciato I Dem riferendosi ai tagli spiegano: «È evidente che con questa preoccupazione il presidente della Provincia di Brindisi Matarrelli si è accostato al compito, previsto dalla legge, di redigere il Piano provinciale di dimensionamento scolastico che poteva contenere, come è successo in tutte le province interessate, proposte alternative». Ma Forza Italia incalza «Tutto questo il presidente Matarrelli a braccetto con l’assessore regionale Leo, lo fanno passare come operazione condivisa con gli altri comuni della provincia. È curioso però che la terapia proposta da Matarrelli e Leo al calo nascite e all’incontrovertibile conseguenza di rimodulare le dirigenze scolastiche ed il personale amministrativo ed ausiliario, diventi un missile a danno dell’impianto della Scuola Europea in città e dei presidi di istruzione e legalità nei quartieri di Brindisi». Il partito Democratico di contro afferma che l’ente provinciale ha consentito la massima partecipazione a tutti i comuni interessati e invece «Cosa hanno proposto i rappresentanti del comune di Brindisi? Nulla, anzi hanno ‘snobbato’, traendo in errore tutto il consiglio comunale di Brindisi con l’adozione di un provvedimento non adeguato e inopportuno, il percorso previsto dalla norma per la redazione del Piano provinciale di dimensionamento scolastico». Forza Italia conclude dicendo di avere a cuore le sorti del nuovo istituto Omnicomprensivo Scuola Europea di Brindisi e di averlo dimostrato con le opportunità economiche e dirigenziali, fatte ottenere dall’onorevole Mauro D’Attis.

Il confronto politico

«Il partito plaude agli sforzi del sindaco e dei propri rappresentati in giunta comunale, di contrapporsi e contrastare le proposte di bandiera del presidente Matarrelli, sindaco di Mesagne, che con reiterate modalità predatorie prova a togliere alla città di Brindisi le occasioni di centralità politico-istituzionale (vedasi l’iniziativa di far svolgere l’inaugurazione dell’anno scolastico a Mesagne piuttosto che a Brindisi, già sorteggiata come sede della celebrazione) - continua Forza Italia -. Ebbene questa volta sarà scomodato il governo nazionale perché dei criteri obiettivi e lucidi, non siano mascherati e sviliti da trucidi obiettivi personalistici». Ma il partito Democratico ribadisce che l’amministrazione comunale e il parlamentare Mauro D’Attis si siano sottratti al confronto e hanno, invece, scatenato una bagarre polemica per il reato di “lesa maestà” oscurando, volontariamente, di raccontare in cosa consisteva sia la proposta iniziale della Regione e sia quella formulata dagli organi collegiali del liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” e poi fatta propria dal piano provinciale. 
«La cosa più grave però è che si sta cercando di far passare il messaggio che la Scuola Europea sarà cancellata – continuano i Dem - invece è salva e verrà potenziata, come previsto dal piano provinciale, mediante una riorganizzazione prettamente logistica che consentirà una maggiore attrattività soprattutto per gli utenti che provengono da famiglie impiegate presso la base Onu. Consigliamo a Forza Italia e in particolare all’onorevole Mauro D’Attis – conclude il partito Democratico - di impegnarsi in parlamento affinché le risorse, da lui promesse e individuate, possano essere prontamente utilizzate, ma ci aspettiamo soprattutto una battaglia concreta affinché i vergognosi tagli al comparto scuola fatti dal governo Meloni con il sostegno di Forza Italia possano essere immediatamente cancellati».

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