Un catamarano elettrico nel porto: «Da gennaio sarà pronto a salpare»

Il catamarano elettrico
Il catamarano elettrico
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Dicembre 2023, 05:00

Un servizio di motobarca che sarà attivo dal prossimo gennaio e che sarà tutto ad alimentazione elettrica ma sarà necessario avere altri mezzi oltre all’imbarcazione già presentata, lo scorso ottobre, nella cornice del Salone nautico di Puglia. Queste le conclusioni tracciate ieri nell’evento dedicato al progetto “Sumo”, che sta per “Sustainable mobility in the port cities of the southern Adriatic area” (Mobilità sostenibile nelle città portuali dell'adriatico meridionale). Il tutto è stato finanziato attraverso fondi Interreg Italia – Albania – Montenegro 2014-2020 e di cui Stp Brindisi è partner principale. «Sarà realizzato un catamarano – ha spiegato la presidente dell’azienda di trasporti, Alessandra Cursi – che prenderà il nome di Levante, proprio per dare il segnale di quella cooperazione a cui il progetto fa riferimento». 


Il servizio

Era stata fatta l’ipotesi che partisse lo scorso novembre, avrà bisogno ancora di qualche settimana: «Siamo in fase di programmazione: abbiamo in mente di far partire questo servizio urbano nel porto di Brindisi per il mese di gennaio ma prima mi sono premurata, attraverso un incontro fatto con tutte le parti della società ed in particolare con il personale, di fare una sperimentazione, perché abbiamo necessità di testare la preparazione di chi dovrà condurre il mezzo, essenziale per un servizio efficace».
Cursi ha assicurato che anche il nuovo Cda si recherà a vedere come procede la sperimentazione e verificarne il servizio e la sua efficacia: «La risposta deve essere adeguata.

Certo è – ha precisato – che siamo all’inizio, per cui la tratta dovrà essere coperta anche attraverso l’ausilio di altre barche perché solo con una non è possibile. La nostra aspirazione è quella di ampliare la flotta, perché è evidente che una sola motobarca elettrica non sarà sufficiente per poter garantire l’intero servizio».


L’idea

Avere almeno un altra imbarcazione e per questo si punta, a più ampio spettro, ad intercettare i fondi della nuova programmazione europea tra il 2021 ed il 2027, attraverso le misure che sono specificamente dedicate alla collaborazione interregionale come lo stesso piano Interreg. Punto a a cui è stato dedicato anche un panel nel corso della conferenza. «Abbiamo intenzione – ha poi ribadito la numero uno di Stp - di partecipare ad ogni altro progetto utile per avere ulteriori mezzo. E, come detto, siamo ancora in una fase iniziale: la stessa azienda ha anche due autobus elettrici ma dobbiamo ancora sperimentare la risposta di questi mezzi in termini di velocità e di efficienza. Faremo in modo di approntare un servizio adeguato per gli utenti».
La presentazione di ieri, quindi, si inserisce in uno scenario più ampio della programmazione voluta dall'azienda dei trasporti. «Stp si sta muovendo da tempo nella logica della mobilità sostenibile, perché sta affrontando il discorso della transizione ecologica. Il progetto nasce nel 2020, attraverso l’impegno dei precedenti consigli di amministrazione: noi, che ci siamo insediati soltanto il 27 novembre, non facciamo altro che trarre benefici concretizzandolo». 
Del progetto Sumo (trattando dalle ripercursioni al percorso progettuale) ha parlato, a più ampio spettro, il direttore di Stp Maurizio Falcone. Oltre ad Stp Brindisi, tra i partner della proposta ci sono anche l’ente portuale della città di Bar in Montenegro, per cui il progetto ha previsto un autobus ibrido, e la città di Valona, in cui il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA