Pista ciclabile di viale Aldo Moro: a giorni l'amministrazione annuncerà la soluzione prescelta

La pista ciclabile di viale Aldo Moro
La pista ciclabile di viale Aldo Moro
di Francesco TRINCHERA
4 Minuti di Lettura
Martedì 2 Aprile 2024, 05:00

La pista ciclabile di viale Aldo Moro è uno degli argomenti su cui è in corso una riflessione all’interno dell’amministrazione comunale ma ci sono già stati alcuni approfondimenti con degli esperti.

Verifiche giuridiche e scientifiche

Lo ha fatto sapere, durante la conferenza stampa di venerdì scorso, il sindaco Giuseppe Marchionna. «Mi sono personalmente confrontato – ha spiegato – con almeno due professori e persone che hanno lavorato presso varie Corte dei conti, assumendo informazioni di rilievo giuridico e scientifico sufficienti a poter immaginare di fornire una risposta compiuta ai problemi che sono stati posti». Il sindaco, quindi, ha dato idealmente appuntamento alla settimana dopo Pasqua, quando «per la pista ciclabile sarà presa una decisione che verrà comunicata». In questo senso, Marchionna ha rivendicato una coerenza con quello che è stato detto in consiglio comunale: «Mi sono assunto personalmente – ha poi specificato – una responsabilità che potrebbe poi diventare erariale di dare un’indicazione al Rup di questo appalto a non affidare i lavori alla ditta che risulta essere eventualmente disponibile sino alla definizione da parte della giunta di un orientamento definitivo rispetto alla questione».

Risposta entro pochi giorni

In conclusione, il sindaco ha tirato le somme sulle diverse difficoltà incontrate per la realizzazione dell’opera. «È diventata questo grande problema che divide la città semplicemente perché quello che doveva essere un progetto della vecchia amministrazione Rossi, un po’ per sfortuna, probabilmente perché abbiamo beccato un’azienda che sappiamo come si è comportata, un po’ per i tempi fisiologici con cui noi facciamo le cose, avrebbe dovuto essere pronto per il mio insediamento ed invece siamo ancora qui a discutere se farla o meno».

L’impegno, quindi, è a dare una risposta entro pochi giorni. Come detto, l’opera è stata prevista nel corso della scorsa consigliatura, quando il Comune aveva ricevuto un finanziamento dall’allora Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma Primus.

Una vicenda problematica

Una volta assegnato l’appalto per il primo stralcio, però, sono sorte diverse problematiche, sia per le lamentele dei negozianti della zona (che lamentavano un calo delle entrate causato dalla mancanza di parcheggi) sia per i lavori che sono andati avanti ad intermittenza, con il cantiere che nel frattempo è caduto nell’incuria. Anche in virtù di questo, è arrivata la revoca dell’appalto alla Sgambati (ditta di Napoli che se lo era aggiudicato) nel gennaio di quest’anno. Nelle ultime settimane, dopo che il cantiere è stato messo in sicurezza dalla Brindisi Multiservizi, si è discusso delle possibilità di procedere con una variante al progetto, spostando verso l’interno lo spartitraffico, così come della possibilità di farla completare alla stessa Multiservizi.

Il “caso” Quarta

La vicenda si intreccia anche con il “caso” di Roberto Quarta, sfiduciato dalla maggioranza come presidente della commissione Ambiente dopo il consiglio comunale del 22 marzo scorso. In quell’occasione, Quarta ha anche presentato una mozione che riguardava proprio la pista ciclabile, mettendo nero su bianco la proposta già avanzata in precedenza per smantellare la struttura e recuperare da un possibile danno erariale che, nel dibattito delle ultime settimane, è stato un argomento per cui si pensava invece potesse essere un fattore che spingesse a completare l’opera così come era stata originariamente pensata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA