Porto, esplode il caso sul piano regolatore: parere firmato dalla dirigente ma non dal sindaco

Il porto di Brindisi
Il porto di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
4 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 20:54

Nell’iter della Valutazione ambientale strategica del nuovo Piano regolatore portuale “risulta essere grande assente la città di Brindisi”.

Le osservazioni e la mancata firma del sindaco

A scriverlo, nelle osservazioni del Comune al Prp, la cui fase di partecipazione rispetto al Rapporto ambientale si è conclusa nella giornata di sabato, è la dirigente del settore Urbanistica e Assetto del territorio Marina Carrozzo, che evidenzia quelle che ritiene mancanze all’interno della documentazione e, soprattutto, nell’iter che ha condotto all’adozione, ormai diversi mesi fa, da parte del comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale del nuovo Piano regolatore del porto di Brindisi. Un documento, quello che riporta le osservazioni del Comune, firmato dalla sola dirigente ma non dal sindaco Giuseppe Marchionna, né dall’assessore all’Urbanistica ed alla Pianificazione del territorio, nonché vice sindaco, Massimiliano Oggiano. Fattispecie che ha creato, in questa occasione, un vero e proprio “giallo”. Sia il sindaco che il vice sindaco, infatti, avrebbero appreso del documento solo il giorno dopo che questo è stato inviato, dunque a termini già scaduti.

Il precedente, sempre nell'iter della Vas del Prp

Ma una cosa simile era successa, per la verità, con le osservazioni allo stesso Prp nella fase di scoping, ovvero quella preliminare. Anche il quel caso, infatti, stavolta durante l’amministrazione Rossi, il documento era stato firmato dalla sola dirigente. Ma la questione era stata affrontata anche in consiglio comunale e la posizione di amministrazione e maggioranza era stata “cristallizzata” dal voto in aula sul parere al Prp, positivo ma condizionato ad una serie di prescrizioni che, all’epoca (era l’inizio di dicembre dello scorso anno), avevano fatto storcere il naso all’opposizione di centrodestra, la quale aveva votato contro, eccezion fatta per l’astensione di Massimo Ciullo ed Ercole Saponaro. Le stesse argomentazioni erano state poi sostanzialmente riprese nelle osservazioni al Piano a firma della dirigente del settore Urbanistica.

Le criticità evidenziate dai tecnici di palazzo di città

Nelle nuove osservazioni, gli uffici tecnici del Comune contestano ancora una volta, tra le altre criticità, il mancato coinvolgimento dell’ente. “Per affermazione del valutatore - ricorda la dirigente del settore Urbanistica - il percorso di elaborazione del Prp si è avvalso/avvarrà di alcuni momenti di confronto con i principali enti, gestori e operatori del settore, finalizzati alla definizione di una strategia condivisa e alla individuazione di proposte operative inerenti lo sviluppo e il consolidamento del settore del trasporto marittimo”. Eppure, prosegue il documento, la pianificazione delle aree di interazione città-porto e quella dei collegamenti viari e ferroviari di ultimo miglio (approvate dal consiglio comunale il 19 dicembre del 2022) sono “impropriamente previste nel Prp redatto dalla Autorità di sistema portuale senza aver assunto previamente le proposte dell’ente locale”. Nel processo della Valutazione ambientale strategica e nell’iter del Prp, “risulta essere grande assente la città di Brindisi con i suoi cittadini, gli organi rappresentativi, le associazioni di categoria, le associazioni ordinistiche, i sindacati, e così via, che, nel processo di formazione del Piano regolatore portuale, hanno come unico momento per esprimersi lo spazio che il decreto legislativo 152 del 2006 e la legge regionale 44 del 2012 riservano loro con le consultazioni, in un arco temporale che può ritenersi sufficiente solo se si è avviato a monte di un efficace ed inclusivo percorso di partecipazione, di cui la procedura di Vas deve farsi carico”.

Il mancato coinvolgimento della città

Lo strumento di pianificazione “non può essere formato restringendo il campo ai soli interlocutori coinvolti dall’Autorità di sistema portuale come si evince dalla documentazione tecnico-amministrativa in atti del procedimento di formazione del Prp e del correlato processo di Vas, senza considerare coloro che vivono ed operano in questa città e in tutto il territorio e chi li rappresenta, nell’ambito di un percorso partecipativo appropriato alla natura e alla funzione dello strumento di pianificazione e alle rilevanti tematiche che riguardano il grande porto di Brindisi”. Il Comune, dunque, chiede tra le altre cose l’avvio di un percorso partecipativo. “Prima della definitiva approvazione del piano, nell’ambito del processo di Vas in itinere, siano intraprese azioni di recupero di un percorso di inclusione e di condivisione delle scelte operate, che è certamente mancato nelle fasi di formazione del Prp”. A questo si aggiunge la richiesta di prevedere un ulteriore scenario rispetto a quelli già inseriti nel Piano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA