Miceli, addio con polemiche alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi ma Marchionna chiarisce: «Volti noti? Non conosco i candidati»

Giuseppe Marchionna e Stefano Miceli
Giuseppe Marchionna e Stefano Miceli
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 29 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:26

Addio con polemiche per il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi Stefano Miceli che, nelle scorse ore, ha fatto sapere che non presenterà la sua candidatura per il rinnovo dell’incarico.

Il motivo della scelta

Il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, infatti, secondo quanto messo nero su bianco sui social dal maestro, gli avrebbe fatto capire che il suo profilo non corrisponderebbe con quello immaginato dalla nuova amministrazione. Proprio il presidente uscente della Fondazione, tra l’altro, nei giorni scorsi era stato insignito, da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e su proposta della Presidenza del consiglio dei ministri, del riconoscimento di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

L'annuncio via social

«Carissimi - esordisce Miceli rivolgendosi ai suoi contatti Facebook - non chiedo alcuna comprensione ma poiché ho condiviso la mia presidenza con tutti voi sono a comunicarvi che non ho inteso rinnovare la mia candidatura a presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, per più di un motivo. D’altronde il neo sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna qualche giorno fa mi aveva detto: “Preside’, sto cercando un volto popolare, famoso, di carattere nazionale per la presidenza. Ci vuole un cambiamento. Però siamo al 24”. I termini per la presentazione della candidatura, prorogati una decina di giorni fa, scadevano proprio nella giornata di ieri.

L’avviso pubblico, con il quale la nuova amministrazione rendeva noto di cercare nuovi rappresentanti all’interno del consiglio di amministrazione della Fondazione, risale allo scorso 2 agosto.

L'amarezza

«Lo scorso anno - prosegue Miceli - fui contento di ricevere gli auspici del Presidente Mattarella. Oggi sono a rivolgere i miei auguri al neo sindaco e ai suoi volti. Forse un giorno l’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi andrà in Cina, Korea, New York e al Teatro Petruzzelli, ossia dove avevo già predisposto, ma in tal caso se e quando avrò un interlocutore alla mia portata». Durante la presidenza di Miceli, infatti, per la prima volta nella sua storia il teatro ha avuto la sua orchestra. La nascita ufficiale risale ai primissimi giorni di quest’anno mentre l’obiettivo del maestro Miceli era quello di realizzare un percorso di alta formazione per musicisti di età tra 18 e 38 anni da esportare successivamente in Italia e all’estero. Il concerto di Capodanno è stato il punto di arrivo dopo la selezione delle audizioni ma anche, come detto, una prima assoluta. Da anni, infatti, si parlava della creazione di una orchestra Ma l’idea, fino a qualche mese fa, era rimasta chiusa in un cassetto.

Il saluto

«Ringrazio - conclude Miceli sottolineando di lasciare la Fondazione con un bilancio in attivo - Alessandra Nimis e Roberto Romeo, lavoratori estremamente competenti, attenti, trasparenti, rispettosi e instancabili, che mi hanno concesso di offrire gratuitamente del bene alla comunità, e a Marco Greco mio consigliere che fino all’ultimo giorno mi è stato accanto anche quando ho ricevuto minacce. E ringrazio tutto il pubblico che mi ha seguito, apprezzato e sostenuto nelle mie scelte. Ad minora semper. Buone feste patronali».

Carriera e nomina

La nomina di Miceli alla guida della Fondazione Nuovo Teatro Verdi era stata formalizzata poco più di un anno fa, a luglio del 2022. Con apposito decreto sindacale, a cui si abbinava anche la comunicazione via posta elettronica certificata, l’allora primo cittadino Riccardo Rossi aveva messo nero su bianco la propria decisione, dopo i colloqui che si erano svolti poche ore prima. Ed aveva optato, come detto, per il maestro Miceli, pianista e direttore d’orchestra originario del capoluogo ma che si è costruito una carriera importante negli Stati Uniti ma anche in importanti palcoscenici come Berliner Philharmonie, Sydney Opera House, Gewandhaus di Lipsia, Carnegie Hall di New York, Forbidden City Concert Hall di Pechino, Teatro la Fenice di Venezia. A queste esperienze si abbina anche la direzione artistica di alcuni festival in Italia ed all’estero. Tra i vari episodi della carriera di Miceli, anche uno che risale al 2015 quando accompagnò il presidente Sergio Mattarella in Vietnam dirigendo alla Saigon Opera House in occasione dell’avvio della cooperazione culturale fra l’Italia ed il paese dell’Indocina.

Il resto del cda

Insieme a lui, nel cda erano stati nominati anche Andrea Vinciguerra, con una esperienza nel mondo delle banche, e Marco Greco, nato a San Pietro Vernotico ma residente a Brindisi, che vanta diverse esperienze soprattutto nel campo musicale. Proprio a lui, annunciando l’addio alla Fondazione, oltre che ai dipendenti del Nuovo Teatro Verdi, ha rivolto parole di stima e amicizia.

La risposta del sindaco

Non vuole farsi trascinare nella polemica il sindaco Giuseppe Marchionna. «Non intendo prendere parte - ribatte - a nessuna rappresentazione surreale. Il signor Miceli ha ritenuto di compiere una scelta personale, dandone ampia informazione al popolo dei suoi affezionati e frizzanti supporters di Facebook. Non commento tale scelta, ma ho il dovere di segnalare che il termine per la presentazione delle disponibilità è scaduto oggi (ieri per chi legge, ndr) alle 12.00 e al momento non ho alcuna contezza personale delle disponibilità pervenute». In sostanza, Marchionna sembra smentire la ricostruzione del presidente uscente, avendo chiarito di non avere notizie rispetto ai profili di coloro che si sono candidati per questo ruolo. E dunque, proprio sulla base di questo, non avrebbe potuto indicare delle caratteristiche così precise rispetto al possibile successore di Miceli.

Le critiche di Rossi

Molto critico l'ex sindaco Riccardo Rossi, che un anno fa aveva nominato Miceli. «Innanzitutto - esordisce - non posso che ringraziare il maestro Stefano Miceli, perché ha svolto con grande competenza e passione il ruolo di presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. E lo ha fatto gratuitamente, perché così prevedono lo statuto e le regole della fondazione. Quindi, ha svolto un lavoro di puro volontariato e messa a disposizione delle proprie competenze, come del resto ha fatto tutto il consiglio di amministrazione, ottenendo anche risultati importanti. Tra questi sottolineo il fatto che la città si sia finalmente dotata di una orchestra, che ha riscosso apprezzamento e successi con varie esibizioni, anche fuori da Brindisi come ad esempio nell’ultima occasione ad Ostuni, e che si accingeva man mano a crescere. Con il maestro Miceli avrebbe potuto raggiungere risultati importanti anche calcando palcoscenici ancora più importanti». Rossi conclude: «Si tratta di una scelta che non condivido e che ritengo sbagliata».

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