Messa d'addio nel giorno di San Lorenzo: i frati minori salutano la città dopo 450 anni

A settembre l’ordine religioso lascerà la chiesa di Ave Maris Stella al rione Casale

La messa celebrata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli Foto di Max Frigione
La messa celebrata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli Foto di Max Frigione
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 21 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:25

Un saluto ideale tra i Cappuccini e la comunità brindisina nella festa dedicata ad uno dei più famosi appartenenti all’Ordine, san Lorenzo da Brindisi, che ricorre proprio nella giornata di oggi. Ieri sera, infatti, la messa in ricordo del santo nato come Giulio Cesare Russo, che si è tenuta nella chiesa di santa Maria degli Angeli, è stata celebrata da padre Francesco Monticchio, parroco della chiesa dell’Ave Maris stella dove i frati minori hanno avuto la loro casa dal 1958 e che dovranno lasciare il prossimo 8 settembre dopo la decisione dell’Ordine provinciale. 

La cerimonia religiosa

Non ci sono stati riferimenti espliciti a questa decisione, salvo che per un breve saluto finale del rettore di santa Maria degli Angeli, don Pio Conte ma nonostante questo in una breve introduzione all’inizio della funzione religiosa padre Monticchio non ha nascosto la sua emozione per quella che, ha detto, è la sua prima celebrazione nella chiesa che è stata eretta su volontà dello stesso san Lorenzo. Quest’ultimo “è stato anche vicario generale dell’Ordine e per questo mi sento a lui molto legato”. Il religioso nel ringraziare per averlo invitato a celebrare la messa in onore del patrono di Brindisi, ha poi aggiunto che «oggi celebriamo la festa di san Lorenzo, un nostro compaesano di cui dovremmo essere, forse, molto più orgogliosi di quanto noi siamo, perché è stato un grande uomo ed un grande santo».

L'omelia

 E come detto proprio don Conte, alla fine della messa, ha voluto rivolgere un saluto a padre Monticchio ed ai frati che sono a Brindisi: «Nel giorno dedicato a san Lorenzo da Brindisi - ha sottolineato – vogliamo dare loro un ringraziamento dovuto, perché il segno dei Cappuccini nella nostra città è stato sempre valido». 
La storia racconta che i frati arrivarono in città ed inizialmente si stabilirono presso l’attuale chiesa della Pietà.

Successivamente, cambiarono la loro sede presso la chiesa dell’ex ospedale Di Summa per poi ritrovare la loro sede definitiva nel 1949, quando si stabilì di realizzare la chiesa dell’Ave Maris Stella che venne completata 9 anni più tardi. 

L'addio alla città

Una storia in cui entra a piano titolo san Lorenzo: nell’omelia è stato messo in evidenza il valore del dottore della Chiesa, che ha saputo avere tanto nei primi anni di studio nella sua città quanto nei luoghi in cui è stato poi chiamato ad esercitare il suo ministero, dalla Baviera sino a Lisbona. Le spoglie di san Lorenzo sono attualmente custodite a Vilafranca do Bierzo, vicino la città spagnola di Oviedo. Al termine della messa si è svolta la tradizionale processione per le vie del centro dietro le reliquie del patrono, con un omaggio floreale. Le celebrazioni per ricordare il santo sono iniziate nella giornata di martedì e si sono rinnovate ogni giorno sino a domani.
Il programma, infatti, prevede diverse funzioni religiose sino alla messa celebrata ogni giorno da un sacerdote diverso: il primo è stato l’arcivescovo emerito di Brindisi ed Ostuni, Domenico Caliandro, a cui ha fatto seguito mercoledì don Massimiliano Morelli, parroco della comunità di San Lorenzo da Brindisi. Ieri, come detto, è stata la volta di padre Francesco Monticchio mentre oggi sarà la volta dell’attuale arcivescovo, Giovanni Intini. La celebrazione di domani, invece, sarà quella di don Pio Conte.

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