Nuova sparatoria: bussano alla porta di casa e lo feriscono alla gamba

Nuova sparatoria: bussano alla porta di casa e lo feriscono alla gamba
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 5 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:44
Bussano alla porta di casa, lui apre e gli sparano. Secondo gambizzato in meno di ventiquattro ore a Brindisi, quinta sparatoria in un poco più di un mese. Accade ancora: il copione si ripete. Un uomo, Loriano Marrazza, 26 anni, di Brindisi, soccorso e portato in ospedale con una ferita d’arma da fuoco alla gamba, un solo proiettile che gli ha frantumato il femore. La gambizzazione, secondo quanto dichiarato dal giovane, sarebbe avvenuta proprio nella sua abitazione, in via don Luigi Guanella, al quartiere Cappuccini. 
Nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 00.30, qualcuno avrebbe suonato al campanello della sua abitazione che si trova al settimo piano di un condominio. Il giovane sarebbe andato ad aprire e si sarebbe trovato davanti un uomo armato - in seguito spiegherà agli investigatori di non conoscerlo - e questi, senza pronunciare parola, sempre secondo la ricostruzione fornita da Marrazza, avrebbe esploso un solo colpo di pistola contro il suo obiettivo, ferendolo ad una coscia e procurandogli la frattura del femore. 
Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile che poco prima erano intervenuti in via Favia, a qualche isolato di distanza, dove un uomo di 50 anni era stato colpito a morte dal figlio con un fendente all’addome, in una storia però che nulla a che vedere con la gambizzazione di via don Guanella. I poliziotti che si sono recati a casa di Marrazza, per i rilievi del caso non avrebbero trovato elementi utili a dare un riscontro alla versione del giovane gambizzato. Si indaga comunque alla ricerca di elementi utili per identificare i responsabili, il cui numero rimane imprecisato. 
 
Qualcuno, infatti, avrebbe detto di aver visto correre tre persone a piedi dopo che era stato lanciato l’allarme. Il ferimento di Marrazza arriva a ventiquattro ore di distanza da un’altra gambizzazione, quella del 55enne Damiano Truppi, colpito nella notte tra giovedì e venerdì ad entrambi i piedi.
Anche in questo caso la versione raccontata dall’uomo non avrebbe convinto del tutto i carabinieri che indagano sul caso. Truppi si sarebbe recato in ospedale raccontando di essere stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco in una zona tra il quartiere Sant’Angelo e Sant’Elia. Ma anche in questo caso non ci sarebbero elementi di riscontro. I proiettili non sarebbero stati trovati e vi è il dubbio, secondo gli inquirenti, che il realtà il luogo della sparatoria fosse ben diverso rispetto a quello indicato. Su un aspetto non ci sarebbero dubbi: le sparatorie e le gambizzazioni dell’ultimo mese avrebbero un comune denominatore. Tra gli inquirenti si fa l’ipotesi di una guerra tra bande rivali, tra due gruppi criminali che si stanno sfidando a colpi di pistola per strada, talvolta in mezzo alla gente, esattamente come è accaduto il primo ottobre al quartiere Sant’Angelo nell’omonima via, quando ad essere gambizzato era stato Stefano Borromeo. Erano le 18 di domenica pomeriggio: a pochi metri c’erano ragazzini che giocavano in una piazzetta. Borromeo, 24 anni, era stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco ad entrambe le gambe. Tre giorni dopo, il 4 ottobre, ancora una sparatoria, questa volta in piena notte, tra il quartiere Sant’Angelo e Sant’Elia e la statale 613 direzione Brindisi-Lecce. Christian Ferri, 29 anni, è rimasto ferito ad entrambe le gambe dopo un conflitto a fuoco. Secondo gli inquirenti vi sarebbe stato un inseguimento a piedi con un numero imprecisato di colpi esplosi. Due settimane dopo, lo scorso 13 ottobre, alle 15, un cecchino si era appostato dietro una vecchia cabina elettrica in via Leonardo Da Vinci e aveva fatto esplodere tre colpi di pistola contro un’auto in corsa. Anche in questo caso, a pochi metri di distanza c’erano ragazzi che giocavano a calcio al campetto. Fortunatamente nessuno era rimasto ferito.
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