Cuoche a domicilio per i turisti: tutorial per orecchiette, braciole e polpette

Cuoche a domicilio per i turisti: tutorial per orecchiette, braciole e polpette
di Ritanna ATTANASI
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Sabato 14 Ottobre 2023, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 13:32

C’è un’esperienza che prima o poi almeno una volta nella vita bisognerebbe fare: assaggiare il piatto tipico di un’altra terra, di un’altra cultura. Si aprono mondi infiniti. Si scopre magari che in una località non esiste un solo piatto tipico, ma più di uno, a contendersi il primato. Se ne vedono delle belle. Ma dove trovarli? In Italia la comunità Cesarine è la più antica rete di cuoche casalinghe impegnate nella conservazione di questo patrimonio la cui trasmissione è per forza di cose manuale. C’è una Cesarina anche a Brindisi e grazie alla comunicazione messa in moto dalla rete, viene contattata dai turisti per ospitarli a casa e mostrare come si preparano i piatti della cucina tradizionale.

Le ricette

Le ricette possono circolare in forma scritta ed essere eseguite alla lettera ma senza un presidio umano che le spieghi e le faccia in prima persona non è la stessa cosa. C’è una Cesarina in ogni casa italiana ed è immancabilmente la nonna, così le Cesarine, da un fenomeno spontaneo, traggono spunto per i loro obiettivi-guida quali l’inclusione sociale, il sostegno alla micro imprenditorialità femminile, la promozione della cultura gastronomica autentica, il rispetto per la natura, l’esaltazione dei prodotti locali, la lotta allo spreco, ed infine quello che li racchiude tutti, l’esaltazione della Dieta Mediterranea. 
Dal 2019 le Cesarine è una comunità diffusa Slow Food per la salvaguardia della cucina tradizionale italiana. Tutto ciò nel rispetto di determinate regole. Regole alle quali ad un certo punto anche la signora Mimma, di Brindisi, Cesarina dal 2022, ha scelto di attenersi, portando quest’esperienza nella città di Brindisi. Chi l’avrebbe mai detto che un programma televisivo, in questo caso “L’Italia a morsi” con Chiara Maci, potesse stravolgere i piani di una vita. «Il mondo è passato da qui. Una persona dell’Olanda è stata a casa mia. Una persona dell’Australia è stata a casa mia. È come se viaggiassi il mondo stando in casa mia», confida la signora Mimma la quale non smette tuttora di meravigliarsi dei benefici dell’essere una cesarina: «Sicuramente un arricchimento». 
Qualche volta nella vita ci sono luci senza ombre, qualcosa di buono che al massimo di cattivo ha soltanto ricordarsi del valore della propria terra attraverso gli occhi degli altri. «Il bello dell’Italia è che ogni regione conosce i suoi piatti tipici. Nelle altre parti del mondo non hanno un piatto tipico. Quando lo chiedo ai turisti ospiti a casa mia spesso non sanno rispondermi». Quando questa presa di coscienza poi avviene al di là di una qualsiasi scelta amministrativa, si realizza l’amore per la propria terra. Una passione che di certo non può essere un lavoro ma capace di far innamorare non solo gli stranieri ma anche gli abitanti stessi. 
«Noi di Brindisi non reputiamo Brindisi una bella città.

I turisti la trovano bella. Loro imparano qualcosa della sua storia attraverso i miei racconti».

I piatti proposti

Non solo racconti ma pasta al sugo, strascinate, orecchiette e cime di rape, involtini di carne con l’aglio che a casa di Mimma diventano, per un momento, l’ombelico del mondo. Piatti tipici appresi in tenera età al fianco della nonna. Questo rapporto visivo espresso con chi spesso parla poco l’italiano può destare imbarazzo e difficoltà, presto superati poiché in fin dei conti «il cibo unisce sempre. Devi cucinare insieme a loro e loro devono cucinare insieme a me. Sono tutti innamorati del cibo italiano», ribadisce la signora Mimma.
Ecco che ritornano istantanee di vita incastonate nella memoria come per chiunque si sia preso la briga di insegnare qualcosa mentre si è in compagnia di perfetti sconosciuti. Il rapporto turista-abitante si rovescia e il turista non solo apporta ricchezza materiale ma anche emotiva. Il turista apre lo scrigno della memoria. Ogni terra è bella e buona, ricca di storia e di umanità, specie poi se quella terra è brindisina.
Insomma, la tradizione delle nonne diventa un servizio ed una attrazione per i turisti.

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