Carenze nei controlli di qualità: EuroApi blocca la produzione di principi attivi farmaceutici

Lo stabilimento di Brindisi di EuroApi
Lo stabilimento di Brindisi di EuroApi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 16 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:25

Dopo la notizia della messa in vendita, nuova tegola sullo stabilimento EuroApi di Brindisi.

La decisione e la preoccupazione

La società, infatti, dopo una serie di controlli interni ha deciso di sospendere, ufficialmente in maniera solo temporanea, la produzione dei principi attivi farmaceutici la cui lavorazione è effettuata nello stabilimento brindisino che fino a qualche anno fa era di proprietà di Sanofi. Una decisione rispetto alla quale il Partito democratico cittadino, retto dal segretario Francesco Cannalire, si dice particolarmente preoccupato, tanto da invitare EuroApi a fare in fretta tutte le verifiche del caso e riavviare la produzione.

I controlli interni e la scoperta

La questione risale proprio alle ultime ore ed è la conseguenza, come detto, di alcune verifiche interne sulla base che avrebbero evidenziato delle problematiche relative ai controlli di qualità sui prodotti. “A seguito di un audit aziendale interno, abbiamo individuato - si legge in una nota interna del Ceo Ludwig De Mot - carenze nel controllo della qualità dovute a potenziali comportamenti scorretti a livello locale presso il nostro sito di Brindisi. Questa situazione ha innescato l'avvio di diverse valutazioni, che hanno recentemente confermato carenze nella documentazione e nell'integrità dei dati relativi al controllo di qualità degli Api (Principi attivi farmaceutici, ndr).

Come conseguenza, abbiamo deciso di adottare una prima serie di azioni immediate che sono già state messe in atto a livello locale. EuroApi ha informato oggi (ieri per chi legge, ndr) l'Autorità sanitaria italiana (Aifa) della situazione”.

Produzione sospesa

Non solo. “Per abbondanza di precauzione, in attesa dell'esito dell'attuale valutazione e di futuri audit, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente tutti i rilasci e le spedizioni di Api e la produzione di tutti gli Api a Brindisi fino a nuovo avviso”. Un blocco totale che, tuttavia, secondo il Ceo non avrà impatti sugli altri siti ma ne avrà sul gruppo. “Offrire prodotti sicuri - prosegue De Mot - attraverso una catena di approvvigionamento resiliente e responsabile è uno dei nostri impegni principali. La trasparenza e la qualità sono le nostre massime priorità e su di esse non scendiamo a compromessi. Essere un partner affidabile nella catena di fornitura farmaceutica e mantenere i più alti standard definiti nella nostra politica della qualità è una priorità per EuroApi. Terremo informati tutti i clienti interessati e le autorità competenti sui nostri progressi”.

I sospetti

Una situazione che, come detto, preoccupa molto - e un po’ insospettisce - il Pd brindisino. “Abbiamo troppo rispetto - fanno sapere i democratici brindisini - di chi investe nella nostra città per credere che la scelta aziendale, che per ora consideriamo una pura coincidenza, possa essere legata alle insistenti voci circolanti da giorni riguardo ad un possibile fermo della produzione determinato dalla nota crisi industriale e riteniamo che sia importante riconoscere l'azione tempestiva intrapresa dall'azienda nell'affrontare questa situazione. La salute pubblica è un valore primario, e pertanto è fondamentale che vengano effettuate tutte le verifiche necessarie per garantire la sicurezza dei prodotti farmaceutici”.

Tempi brevi

Il Pd, dunque, si dice favorevole “all'impegno dell'azienda nel condurre indagini rapide e complete, collaborando attivamente con gli enti regolatori preposti”. Tuttavia, i democratici non possono “ignorare l'impatto negativo che la sospensione della produzione avrà sull'economia locale e sui lavoratori coinvolti e riteniamo che sia importante mantenere un equilibrio tra la necessità di approfondimenti e la continuità della produzione. Invitiamo pertanto EuroApi a fare tutto il possibile per garantire una rapida risoluzione della situazione e il pronto ripristino delle normali attività produttive. Respingiamo categoricamente che questa situazione possa determinare, nel prossimo futuro, l’eventuale richiesta di cassa integrazione”. Non è accettabile, conclude il Pd brindisino, “che i lavoratori debbano subire le conseguenze di presunti errori, di cui non si ha certezza assoluta e che potrebbero emergere, nella filiera produttiva. Il Partito Democratico rimarrà vigile su questa situazione e continuerà a monitorarne lo sviluppo, assicurandosi che vengano tutelati sia gli interessi dei lavoratori che la salute pubblica”.
 

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