Il Pronto soccorso dell’ospedale Perrino è in affanno: il sindaco di Brindisi chiede un incontro al direttore generale della Asl e all’assessore regionale alla Sanità. Negli ultimi dieci giorni il pronto soccorso del nosocomio brindisino è stato messo a dura prova, numerose le denunce in merito ai ritardi e alle lunghe attese per la presa in carico tanto da indurre la Asl di Brindisi e la stessa Regione a prendere una serie di provvedimenti per migliorare il servizio di assistenza.
Il caso
Alla luce anche dell’ultimo caso, l’odissea di un anziano invalido che ha atteso ben trentadue ore prima di essere ricoverato, il primo cittadino Riccardo Rossi interviene così: «Il caso dell’anziano che ha dovuto attendere circa 30 ore al pronto soccorso dell’ospedale Perrino e le numerose richieste di aiuto che ogni giorno si trovano ad affrontare medici e personale ospedaliero generano preoccupazione e rendono necessaria un’azione per migliorare accessi e tempi di attesa presso l’ospedale di Brindisi. Molti sono stati di interventi che, anche attraverso la stampa locale, hanno sollevato il problema soprattutto sul fronte sindacale. Questi interventi rappresentano uno stimolo e una richiesta d’aiuto per affrontare la situazione per il bene di tutti; cittadini ed operatori. Per questa ragione ho chiesto al direttore generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone e all’assessore regionale Pierluigi Lopalco un incontro per esaminare il problema e implementare tutte le azioni in grado di ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficacia degli interventi. Tutti abbiamo l’obiettivo di porre al centro delle nostre azioni la salute dei cittadini. Sarà mia cura informare la cittadinanza sull’esito dell’incontro».
Il vertice
Rossi chiede quindi di aprire un tavolo di confronto con la Asl e con la Regione, attraverso il direttore generale Pasqualone e l’assessore Lopalco. Nel frattempo l’azienda sanitaria sta cercando di incrementare la presenza di medici ed infermieri nel pronto soccorso.