Cantieri edili in nero e a rischio: 6 denunce

Cantieri edili in nero e a rischio: 6 denunce
di Lucia PEZZUTO
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Mercoledì 7 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:47
Controlli nelle aziende, violazioni in materia di sicurezza e lavoro, scattano le multe e le denunce. Nove aziende su ventuno sottoposte a controllo sono fuori regola, e su 51 lavoratori, 31 sono irregolari e sei in nero. Questi i numeri degli ultimi controlli eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi che hanno svolto una nuova attività ispettiva nelle aziende in un ristretto arco di tempo che va dal 15 febbraio all’1 marzo scorsi. Nel mirino dei militari sono finite società che operano in vari settori merceologici, ma principalmente quelle del settore edilizio. Nello specifico i carabinieri hanno deferito in stato di libertà sei persone, di cui due in qualità di titolari legali rappresentanti di due attività, rispettivamente un 53enne e una 54enne, entrambi operanti nel settore edilizio, un 50enne quale coordinatore della sicurezza dei lavori edili e 3 committenti dei lavori edilizi responsabili a vario titolo di violazioni al “Testo Unico Sicurezza nei luoghi di lavoro”. Durante l’attività di controllo sono state elevate sanzioni amministrative per un importo totale di 52mila e 500 euro circa, non solo, i militari hanno anche contestato ammende per un totale di 36mila euro. Per due aziende è stato deciso, anche di adottare altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. L’attività di contrasto al lavoro nero e irregolare è svolta periodicamente dalle forze dell’ordine per tutelare i diritti e la sicurezza degli stessi lavoratori. 
Gli espedienti delle aziende che impiegano manovalanza a nero o irregolare non si ripercuote solo sui lavoratori che non vengono tutelati ma danneggiano fortemente anche quelle aziende che operano nella legalità. L’attività degli imprenditori scorretti crea una concorrenza sleale che si manifesta con le gare al massimo ribasso. Le aziende oneste in questo modo non riescono a competere con quelle che impiegano manovalanza a basso costo o nel peggiore dei casi neppure retribuiscono. Tutto questo diventa un circolo vizioso che pesa come un macigno sul mercato, da qui il giro di vite delle forze dell’ordine e dell’ispettorato del lavoro che nella maggior parte dei casi è costretto, suo malgrado, ad accertare situazioni gravissime. Chi è impiegato in modo irregolare o a nero non è per nulla tutelato ne dal punto di vista contributivo e ne dal punto di vista della sicurezza. 
 
Spesso accadono incidenti nei cantieri, soprattutto quelli edili, dove gli operai “fantasma” sono minacciati a non dichiarare in ospedale le circostanze nelle quali si sono feriti o addirittura a non richiedere alcuna cura medica. Oggi le forze , tra gli strumenti di controllo hanno anche il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva, che serve proprio a stabilire se un’azienda opera nella legalità o meno. 
Oggi a fronte di tante aziende che presentano il Durc ve ne sono molte altre che non lo fanno e questo accade quando si ha a che fare con i grandi appalti. Non solo, dalle attività di controllo si è scoperto che molti, pur rischiando, sono disposti a falsificare questo documento procurando un enorme danno al mercato, ai lavoratori e a tutti coloro che vi ruotano intorno. I controlli delle forze dell’ordine sono svolti periodicamente e partono quasi sempre dagli accertamenti fiscali per poi finire nel controllo fisico delle aziende.
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