Brindisi, boom degli istituti tecnici:
sfuma il sogno del “dottore”

Brindisi, boom degli istituti tecnici: sfuma il sogno del “dottore”
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Venerdì 9 Febbraio 2018, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 12:04
I numeri parlano chiaro: è boom di iscrizioni agli istituti tecnici nel brindisino. Le procedure si sono chiuse martedì sera e il ministero dell’Istruzione ha diffuso i dati per l’anno scolastico 2017-2018 e fatto sapere che il 69 per cento delle famiglie ha iscritto il proprio figlio comodamente da casa, mentre il 31 per cento ha chiesto un supporto alla scuola.
Cresce soprattutto, rispetto allo scorso anno, l’indirizzo settore tecnologico che rappresenta il 41,4 per cento delle preferenze. Il miglior dato sulla media regionale (pari al 30,6 per cento) che supera importanti realtà come Bari (29,6 per cento) e Lecce (27,8 per cento). Tiene bene il settore Economico (8,5 per cento) rispetto alla media regionale del 11,5 per cento.
I ragazzi sanno bene che le competenze tecnologiche e informatiche sono sempre più necessarie al giorno d’oggi. Alla luce del piano nazionale industriale 4.0, che segna le linee strategiche di intervento in merito all’uso delle nuove tecnologie in campo industriale, il Miur sta puntando da tempo sugli qualità degli istituti tecnici superiori. Nati nel 2010 per formare tecnici con le competenze specialistiche necessarie in aree strategiche per lo sviluppo economico italiano, gli Its (scuole ad alta specializzazione tecnologica) stanno diventando una realtà sempre più importante.
 
Positivo anche il dato registrato dagli istituti professionali che si attestano al 18,4 per cento contro la media regionale che riporta il 15,9 per cento. Determinante per la scelta delle famiglie la frequenza agli open day, di solito concentrati nel week end per venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano.
Gli incontri con docenti e presidi per conoscere l’offerta formativa sono seguiti da una miriade di iniziative per rendere più accattivante la sfida tra gli istituti. C’è chi punta sull’avanguardia dei laboratori, chi sui viaggi di istruzione, chi infine sui percorsi di alternanza scuola-lavoro con possibilità di accaparrarsi un posto di lavoro subito dopo il diploma. Le scuole si giocano il tutto per tutto con una campagna pubblicitaria degna di una vera e propria sfida elettorale.
I tecnici rilasciano un diploma facilmente spendibile sul mercato del lavoro, richiedono allo stesso tempo un’ottima preparazione di base soprattutto in matematica e all’interno contengono anche i licei scientifici tecnologici, senza il latino.
Tra chi sceglie i licei tra gli studenti brindisini, opta per uno scientifico, (il 22,8 per cento) da suddividere tra l’indirizzo tradizionale (12 per cento), quello delle scienze applicate (10 per cento) e quello ad indirizzo sportivo (0,8 per cento).
Il classico, che pure è in leggero aumento rispetto a qualche anno fa, sembra essere snobbato dagli studenti di terza media. Solo il 7
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