Per 10 mesi da sola in ospedale a 92 anni: rintracciato il nipote. Rischia la denuncia

Per 10 mesi da sola in ospedale a 92 anni: rintracciato il nipote. Rischia la denuncia
di Cristina PEDE
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 09:00

È stato rintracciato il parente dell'anziana donna ricoverata da mesi presso il reparto di Lungodegenza dell'ex ospedale Ninetto Melli di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi: si tratterebbe del nipote della donna, abita a Monopoli, ma sembra impossibilitato momentaneamente, a quanto ha fatto sapere, ad occuparsi dell'anziana nonostante sarebbe disponibile a chiarire la sua posizione. L'uomo, tuttavia, rischia una denuncia.

La 92enne è ricoverata da oltre dieci mesi, senza particolari patologie se non il costante monitoraggio che richiedono le persone anziane, di cui solitamente si occupano i parenti o le badanti. La donna, originaria di un comune del Barese, si è ritrovata nell'unico reparto ancora in attivo dell'ex nosocomio in fase di conversione secondo il piano di riordino ospedaliero, probabilmente dopo un ricovero in altri presidi. La Lungodegenza di San Pietro è infatti una sorta di appendice dei reparti di presidi ospedalieri della provincia di Brindisi e non solo, per cui l'anziana ha trovato ricovero e qui è rimasta per quasi un anno. Quando i sanitari hanno deciso per le dimissioni, non avendo la nonnina più bisogno di cure ospedaliere, non sono riusciti a reperire il parente di cui avevano il numero di telefono ed un cognome uguale a quello della signora che il mese scorso, in ospedale, ha compiuto 92 anni.

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Dai sanitari alle forze dell'ordine sulle tracce del parente, l'uomo è stato rintracciato ed è atteso in questi giorni per chiarire la sua posizione. Contattato, ha raccontato di una situazione precaria, problemi di lavoro e l'impossibilità al momento di occuparsi dell'anziana. Si tratterebbe del nipote della signora, adottato in tenera età, quando è rimasto orfano dei genitori. La signora, poi rimasta vedova, ha avuto quel nipote - considerato un figlio - come unico riferimento. Ma, stando a quanto si è appreso finora, il parente ha raccontato di mille problemi e intoppi che lo costringerebbero lontano dalla mamma adottiva.

Per tutto il periodo del ricovero la signora è stata sostenuta dal sistema sanitario, non gravando quindi sulle economie del parente, e nonostante la 92enne percepisse una pensione. L'uomo, infatti, era del tutto sconosciuto ai sanitari, che non avevano a disposizione i suoi dati anagrafici. Solo l'intervento dei carabinieri ha dato identità al figlio adottivo della signora che, secondo il suo racconto, è stato spesso a trovare l'anziana da quando questa è ricoverata a San Pietro, senza che nessuno gli prospettasse le dimissioni della 92enne.

Ad ogni modo la legge impone ai parenti prossimi di occuparsi degli anziani. In caso di impossibilità oggettiva, invece, ad intervenire sono i servizi sociali per trovare una sistemazione. Per l'uomo, a quanto pare, si prospetterebbe una denuncia ma dagli uffici preposti si attende di trovare una soluzione che sia la meno dolorosa possibile per tutti.

L'anziana infatti, tranne che per qualche problema di deambulazione e un po' di disorientamento per il lungo periodo di ricovero, sarebbe cosciente e consapevole della sua situazione.

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