È battaglia sul faro del Castello

È battaglia sul faro del Castello
di Francesco Trinchera
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Venerdì 29 Gennaio 2016, 09:18
Reazioni negative alla notizia dell'intenzione del Provveditorato alle Opere Pubbliche di rimuovere il faro di Sant’Andrea, quello costruito sul Castello Alfonsino. Mauro D'Attis, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ha depositato con il suo gruppo - composto da Cosimo Elmo e Pietro Santoro - un'interrogazione rivolta al sindaco Mimmo Consales. Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Provveditorato aveva inoltrato all'ente di piazza Matteotti la notizia con la quale si metteva in evidenza la decisione di procedere allo smontaggio, aggiudicato ad una ditta leccese.

La notizia ha suscitato la reazione della principale compagine politica di centrodestra in consiglio, facendo anche riferimento ad alcuni incontri che si sono tenuti tra le varie istituzioni che sono interessate alla questione: “Il Faro sull'isola di Sant'Andrea - esordisce il comunicato di Forza Italia - è uno dei pochi esempi superstiti con castelletto. L'Autorità portuale aveva inserito l'intervento di smontaggio e di recupero del bene con propri fondi, nell'ambito del proprio Piano triennale. Allo scopo sono state convocate apposite conferenze di servizi nelle quali l'Autorità portuale ha confermato questa volontà e l'Amministrazione comunale, anche con note successive, ha espresso il parere che si dovesse necessariamente procedere con il recupero integrale del bene».

Di contro, D'Attis chiama in causa la Soprintendenza, criticando quella che è stata a suo dire un'inversione di tendenza rispetto a quanto stabilito in precedenza: “In quella conferenza di servizi (il 26 marzo 2015) - prosegue Forza Italia - , invece, la competente Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio non era presente ed ha comunque successivamente, accettato la soluzione dello smontaggio con conseguente distruzione del castelletto per motivi di sicurezza. Questa è una assurdità che va fermata subito e per questo abbiamo interrogato il sindaco per sollecitare l'intervento".

Quindi, il gruppo consiliare di opposizione continua illustrando gli sviluppi della vicenda: «L'intervento - è scritto all'interno dell'interrogazione - è rimasto nelle competenze del Provveditorato alle Opere Pubbliche, dipendendo da Marifari e l'Autorità Portuale ha dirottato quei fondi previsti per il recupero del Faro sull'isola delle Pedagne. È rimasta ferma la volontà di tutela sia della Autorità che del Comune (sino a prova del contrario)".

Proprio in tema di salvaguardia, lo stesso documento fa riferimento ad alcuni testi accademici ed altri interventi in merito arrivati dal mondo della cultura che hanno sottolineato l'importanza di questa struttura: "Il faro - è scritto ancora - è stato inserito in una pubblicazione della Università di Bologna ed è stato oggetto di un intervento da parte dell'Unesco, oltre che dell'Ordine degli Architetti della provincia di Brindisi". Da qui la richiesta a Consales se abbia intenzione di "intervenire immediatamente presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche e presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio affinché si sospenda l'appalto e si modifichi la destinazione del bene oggetto dello smontaggio, tutelandone l'esistenza e la sua valorizzazione".

Sull'argomento ha intenzione di far sentire la propria voce anche l'Ordine degli Architetti di Brindisi. "Invieremo - ha spiegato il presidente Maurizio Marinazzo - una nota alla Soprintendenza per capire qual è la posizione in merito alla vicenda". Il riferimento sarà, come già evidenziato anche dalla nota di Forza Italia, alle diverse conferenze dei servizi che si sono tenute in merito ed alla volontà che è stata espressa relativamente alla salvaguardia del faro.
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