Scontro tra treni, tre indagati: «L'azienda aveva i fondi ma non investì in sicurezza»

Scontro tra treni, tre indagati: «L'azienda aveva i fondi ma non investì in sicurezza»
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 19:29
Due dirigenti e il rappresentante legale della Ferrotramviaria Spa, che gestisce le Ferrovie Bari Nord, sono stati segnalati da militari della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese all'Autorità Giudiziaria per malversazione a danno dello Stato nell'ambito dell'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, sul tragico scontro tra due treni avvenuto il 12 luglio del 2016 tra Andria e Corato che costò la vita a 23 persone mentre altre 51 rimasero ferite, alcune in modo grave. A seguito dell'incidente, le Fiamme Gialle hanno eseguito accertamenti investigativi per riscontrare eventuali irregolarità nella gestione degli incentivi e dei contributi finanziari erogati periodicamente dalla Regione Puglia a favore della società ed espressamente destinati alla manutenzione e all'implementazione dei sistemi di sicurezza lungo la tratta ferroviaria rilevando che la Ferrotramviaria ha avuto nel tempo la disponibilità di ingenti risorse destinate in parte al raddoppio della linea ferroviaria Bari-Barletta ed in parte all'ammodernamento dei sistemi di sicurezza sulla stessa linea, compresa la tratta dell'incidente.
Ma nonostante tali disponibilità finanziarie, «la tratta è rimasta priva di idonei sistemi di sicurezza automatizzati, che potevano essere realizzati al costo di 600 mila euro» spiega la Gdf. In particolare negli ultimi cinque anni la società ha ricevuto dalla Regione Puglia, come previsto dal contratto di servizio, compensi per circa 180 milioni di euro, il 58% dei quali destinati contrattualmente alla gestione delle infrastrutture e della sicurezza del trasporto ma, a quanto risulta dalle verifiche dei finanzieri baresi, non utilizzati per quello scopo.

Nei giorni scorsi la Procura di Trani ha chiuso le indagini sull'incidente, contestando a 18 persone e alla stessa società vari reati legati alle violazioni delle norme sulla sicurezza, oltre a omicidio e lesioni colpose conseguenti al disastro.
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