«Barletta svegliati, la vita non è Gomorra». In migliaia alla fiaccolata per Claudio Lasala

«Barletta svegliati, la vita non è Gomorra». In migliaia alla fiaccolata per Claudio Lasala
di Viviana MINERVINI
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Lunedì 1 Novembre 2021, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 11:46

Barletta svegliati, la vita non è Gomorra. È l'urlo di dolore sullo striscione a capo della moltitudine di barlettani che si sono radunati in piazzetta Mons. Damato, dinanzi la sede della Prefettura della BAT, per sfilare in fiaccolata, nelle vie del centro storico, per ricordare il 24enne Claudio Lasala e dire a gran voce no ad ogni forma di violenza. Tanta gente in piazza, dunque, per riaffermare i principi di legalità e sicurezza e fermare l'onda del grave degrado che sta attraversando la città ed in particolare il centro storico divenuto purtroppo sede della cosiddetta mala movida. Alcuni locali, per la fiaccolata, hanno sospeso i festeggiamenti per Halloween. È in quelle stesse strade nella notte tra venerdì e sabato scorsi, infatti, ha perso la vita Claudio.

Caccia all'assassino del 24enne, accoltellato nelle vie del centro


Quello che fino ad ora è stato ricostruito dagli inquirenti è che il 24enne, dopo essersi allontanato dal locale nel centro storico di Barletta, nei pressi di piazza Duomo, dove aveva avuto poco prima un litigio con alcuni sconosciuti, nella tarda serata di venerdì, sarebbe stato seguito e raggiunto nella zona del Castello da due uomini. Uno di questi lo avrebbe colpito con una coltellata all'addome, per poi fuggire. La vittima, subito dopo l'aggressione, è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno chiamato il 118, ed è stata portata in ospedale dove è morta alcune ore dopo, nonostante l'intervento dei medici. L'autopsia sarà eseguita martedì nel Policlinico di Bari dal medico legale Francesco Introna. Sono tuttora in corso di accertamento le cause del litigio, all'interno del bar, forse legato a futili motivi per qualche sguardo di troppo.
Quello che gli inquirenti stanno tentando di ricostruire è quanto accaduto dopo: da quando, cioè, il 24enne incensurato ha lasciato il locale ed è stato seguito da due delle persone con le quali aveva avuto un acceso diverbio nel locale.

In pochi minuti lo avrebbero raggiunto sferrandogli un unico colpo mortale all'addome per poi fuggire forse a bordo di una moto.

Al setaccio le immagini di videosorveglianza 


L'assassino di Lasala potrebbe essere stato immortalato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Da quasi tre giorni i carabinieri, coordinati dal pm Alessandro Pesce della Procura di Trani, stanno ascoltando testimoni e stanno guardando i video che hanno ripreso sia il momento del litigio all'interno del bar, sia il successivo accoltellamento. Intanto, la Prefettura ha inasprito i controlli prevedendo che il centro storico della città sia pattugliato da nuclei interforze, reparti speciali, cani antidroga e della polizia locale. Ma si prevede anche la regolamentazione della vendita di alcolici e della diffusione di musica nei locali, oltre al daspo urbano. «È un episodio gravissimo che ha scosso la comunità e che richiede una maggiore attenzione ed una maggiore presenza delle forze dell'ordine, con una riarticolazione dei servizi per garantire una più incisiva azione di controllo nei luoghi della movida», ha spiegato il prefetto, Maurizio Valiante, durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
«È già particolarmente intensa l'attività investigativa che ci auguriamo possa assicurare alla giustizia in tempi brevissimi i responsabili dell'efferato omicidio. Straordinario l'impegno che è stato richiesto a tutte le forze dell'ordine e alla polizia locale, e che è stato assicurato perché si deve far sentire forte la presenza dello Stato sul territorio. Bisogna però che anche i cittadini collaborino, a partire da coloro che possono aver elementi utili da portare all'attenzione degli inquirenti per identificare i colpevoli».
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