Beni mobili e immobili del valore complessivo di oltre due milioni di euro sono stati sequestrati ai figli e alla moglie di Ruggiero Lattanzio, capo - secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri - dell'omonimo gruppo criminale attivo a Barletta e assassinato all'età di 58 anni il 15 gennaio 2019.
Le indagini che hanno portato al sequestro
Il decreto di sequestro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Bari, è finalizzato alla confisca e riguarda una villa, tre appartamenti e altrettanti box auto, 11 mezzi - tra auto, autocarri e moto, disponibilità bancarie e finanziarie smistate in sei diversi istituti di credito e la «Lattanzio Srls» (compreso il compendio aziendale) società specializzata nel commercio all'ingrosso di prodotti ittici e con un volume d'affari stimato di quasi 1,2 milioni di euro.
Morto in agguato
Il 58enne quando è rimasto vittima dell'agguato eseguito a colpi di arma da fuoco, controllava, per gli investigatori, il traffico di sostanze stupefacenti a Barletta e nei comuni limitrofi.
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