Evasore seriale dal 1999: sequestrato un patrimonio da milioni di euro, più Ferrari, Rolls-Royce, ville e terreni nel Salento

Evasore seriale dal 1999: sequestrato un patrimonio da milioni di euro, più Ferrari, Rolls-Royce, ville e terreni nel Salento
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Venerdì 31 Marzo 2023, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 13:46

Evasore seriale dal 1999: ad Antonio Miano sequestrato un patrimonio da milioni di euro, più Ferrari, Rolls-Royce, ville e terreni anche in provincia di LecceRolls-Royce, Ferrari e contanti. Maxi sequestro a un evasore fiscale dal 1999. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito un decreto di sequestro emesso, ai sensi dell'art. 20 del Codice Antimafia, dalla Corte di Appello capitolina su richiesta congiunta delle procure di Roma e Tivoli nei confronti di un imprenditore, Antonio Miano. Oggetto del sequestro, un patrimonio di milioni di euro nella disponibilità di Miano, nei cui confronti le Procure hanno richiesto l'applicazione di una misura di prevenzione personale di confisca dei beni ai sensi del Codice Antimafia. L'imprenditore risulta gravato da numerosi procedimenti, dal 1993 ad oggi, in parte definiti e in parte in corso, per associazione per delinquere finalizzata al compimento di truffe; associazione per delinquere finalizzata a reati di truffa e riciclaggio; plurime bancatotte fraudolente in varie parti d'Italia; turbativa d'asta; plurime truffe (in un caso contestata all'estero); appropriazioni indebite e falso in bilancio; autoriciclaggio, delitti tributari.

Violazioni fiscali per milioni

Dai procedimenti in corso, emergono allo stato consistenti illeciti profitti. Secondo la Corte, Miano è «un evasore fiscale seriale, dal 1999 al 2018 e, comunque, una persona che ha commesso violazioni fiscali per milioni di euro, al pari della moglie». Il decreto descrive anche la progressiva accumulazione di beni, la costanze presenza di prestanome nella gestione delle attività imprenditoriale, la «galassia» di società nella disponibilità dell'imprenditore, li tentativo di controllo sui centri commerciali, in particolare di quello attivo nel circondario di Tivoli; tentativo proseguito anche dopo il sequestro penale di alcuni beni ed li fallimento dichiarato dai Tribunali di Roma, prima, e Tivoli poi. Fra i beni sequestrati, per la quasi totalità intestati ad altri (parenti e affini, società estera), ci sono ville e terreni in provincia di Roma e Lecce; quote sociali e beni aziendali di 14 soggetti economici, inclusi 2 centri commerciali l nelle province di Roma e Padova; autoveicoli di lusso, tra cui una Rolls-Royce d'epoca e una Ferrari e disponibilità finanziarie.

Il sequestro è stato emesso al termine delle indagini economico-patrimoniali eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma della Guardia di Finanza che hanno consentito accertare, allo stato, l'origine illecita dei beni e la sproporzione tra beni posseduti dall'imprenditore, direttamente o tramite terzi soggetti, rispetto ai redditi dichiarati dal proprio nucleo familiare.

Tutti i beni sequestrati sono oggi gestiti dall'amministratore giudiziario.

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