Turismo, Volotea dopo Lonely Planet: «Regalatevi una visita a Bari»

Il capoluogo indicato dalla compagnia aerea tra le sei città europee dove passare le vacanze

Turismo, Volotea dopo Lonely Planet: «Regalatevi una visita a Bari»
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Martedì 27 Dicembre 2022, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10:17

«Bari è una bellissima città con tradizioni profondamente radicate, il che significa che il Natale è sempre un'esperienza emozionante lì. Vi consigliamo di trascorrervi un fine settimana durante le vacanze, così avrete tempo per esplorare la città e la periferia». La compagnia aerea Volotea, con queste parole, invita i propri passeggeri a visitare Bari. I pugliesi potrebbero sentirsi ancora più orgogliosi sapendo che la compagnia aerea la elenca tra le sei città europee che vale la pena visitare durante il periodo natalizio. Le altre sono Atene, Bilbao, Nantes, Strasburgo e Venezia.

Negli ultimi anni, spiega ancora Volotea, la Puglia si è affermata «come meta ideale per le vacanze estive grazie a un mix irresistibile di bellissime spiagge, città culturali, cibo fantastico e cultura vivace.

Ma, sebbene la maggior parte delle persone pensi che la Puglia sia sinonimo di vita da spiaggia, non dovrebbe essere trascurata come meta natalizia».

L'invito della compagnia

La compagnia in particolare invita i propri passeggeri a trascorrere «una giornata alla scoperta delle meraviglie del centro storico, Bari vecchia. Gli stretti vicoli, i palazzi e le chiese decorate con splendide luci natalizie creano un'atmosfera fantastica». Ma non bisogna dimenticarsi della gente: Bello chiacchierare «con la gente sulla famosa via delle orecchiette che continua l'antica tradizione della pasta fatta a mano. Le chiese di Bari sono perfetti esempi del romanico pugliese e amate dai pugliesi, e a Natale sono piene di gente e atmosfera». Indispensabile, per Volotea, assaporare i tradizionali dolci natalizi baresi, fragranti frittelle ricoperte di zucchero e miele. E, naturalmente, gustare la focaccia barese, «perfetta per colazione, pranzo, cena e merenda. Prendersi poi un paio di giorni per esplorare la zona di Bari, ricca di luoghi interessanti: Polignano a Mare, Alberobello, Putignano, Trani, Giovinazzo, Locorotondo, Cisternino e altro ancora. C'è davvero l'imbarazzo della scelta - conclude Volotea - perché le città dei paesini della zona sono tutti bellissimi, ed eviterai la folla estiva».

Il precedente 

Soltanto qualche mese fa Lonely Planet, la guida turistica per eccellenza, dichiarava che «passare due giorni a Bari è farsi un regalo, e anche di quelli belli. Perché il capoluogo pugliese è un sacco di cose: la terza città del Mezzogiorno, un polo fieristico di tutto rispetto e il primo porto dell'Adriatico per traffico passeggeri, per cominciare. Ci ha messo un po' per diventare anche una meta turistica, ma eccola qui oggi, riqualificata di alcuni dei suoi quartieri più degradati, ad accogliere i visitatori con un'ospitalità eccezionale, stordendoli continuamente di modernità e passato, entrambe ben condite. Per Lonely Planet, Bari è una città che di tipico ha così tanti piatti che «vi sarà impossibile provarli tutti, una città rispettosa (quello da sempre, e per sempre) della diversità perché crocevia naturale tra Oriente e Occidente. Insomma, non pensate che vi basterà la classica giornata mordi e fuggi per apprezzarla: Bari, prima di essere visitata, dev'essere compresa».

L'inizio di ogni viaggio che si rispetti nella capitale pugliese comincia da Bari Vecchia e, precisa la guida, «non presuppone l'utilizzo di una mappa. Come dicevamo, la cosa migliore da fare qua è perdersi. Sarà l'istinto a portarvi ad ammirare le linee precise, senza un fronzolo, della Basilica di San Nicola, probabilmente l'esempio più grandioso dello stile romanico in Puglia. Risale al 1087, quasi un millennio fa, e fu costruita per conservare le reliquie di san Nicola, trafugate a Myra (in Siria) in quegli anni. Passate sotto l'arco della Neve o quello delle Streghe (chiamato così per via dei numerosi gatti neri in circolazione) e cercate l'angolo sud-occidentale della città, dove campeggia il Castello Svevo, di fronte al quale si apre la bella piazza Federico II di Svevia, con due archi ai lati. Passando sotto quello più basso è assicurata una passeggiata tra le abili infarinatrici di orecchiette della città».

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