Rifiuti, il 50% di quelli conferiti nelle pattumelle potrebbe essere riciclato

Rifiuti, il 50% di quelli conferiti nelle pattumelle potrebbe essere riciclato
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Martedì 8 Novembre 2022, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 15:50

Giornata dedicata ai rifiuti quella di questa mattina a Bari. L'assessore l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli, il direttore generale di Amiu Puglia Antonello Antonicelli e il comandante della Polizia locale Michele Palumbo, hanno effettuato, nei pressi del faro di San Cataldo, un’analisi merceologica di alcuni rifiuti raccolti a campione nelle zone servite dal porta a porta. Il risultato? Il 50 per cento dei rifiuti lasciati nelle pattumelle o nei cassonetti dell'indifferenziato potrebbero essere riciclati: la presenza di rifiuti differenziabili è pari a 12 kg di organico, 6 kg di plastica, 4 kg di vetro e 3 kg di carta.

Il progetto

L’iniziativa, finalizzata ad aumentare la qualità della raccolta attraverso una programmazione mirata del servizio di raccolta, di trasporto e delle attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti, si è svolta prendendo in considerazione 50 chilogrammi di residuo secco conferiti da parte delle utenze. 

La verifica dei rifiuti provenienti dalle aree coperte dalla raccolta porta a porta - ad esclusione del San Paolo dove il servizio è partito da poco più di un mese -, è stata utile per adottare degli accorgimenti necessari a modificare alcuni passaggi del servizio stesso. A partire dalla prossima settimana, quindi, sarà riutilizzato un adesivo colorato da applicare sui rifiuti ogniqualvolta siano stati differenziati in maniera errata, in modo da segnalare l’errore ai cittadini: in quel caso i rifiuti non verranno portati via dagli operatori di Amiu Puglia. Inoltre, si è stabilito di intensificare i controlli degli agenti della Polizia locale che, da agosto ad ottobre, hanno elevato 1354 sanzioni, 596 delle quali solo nell’ultimo mese (con oltre 200 multe per la trasmigrazione dei rifiuti da Comuni limitrofi a e da aree della città coperte dal servizio porta a porta verso altre non servite).

Infine, è stata confermata la scelta di ridurre la frequenza del ritiro del materiale non riciclabile, passata dai due giorni attuali ad un solo giorno alla settimana, in quanto la singola giornata di raccolta risulta sufficiente se la differenziazione dei rifiuti viene effettuata correttamente.

L'assessore

«Aprendo le singole buste dei rifiuti non riciclabili e pesando le singole frazioni, abbiamo voluto dimostrare quanti imballaggi e rifiuti organici finiscano, ancora oggi, tra i materiali indifferenziati danneggiando nel complesso la qualità della raccolta differenziata - ha dichiarato Pietro Petruzzelli -. Ciò significa che, pur essendo molto efficienti con oltre il 65% di raccolta differenziata, molti baresi negli ultimi mesi si sono un po’ rilassati. Il punto è che non fare la raccolta differenziata significa contribuire a inquinare l’ambiente, perché tutto ciò che non viene separato va a finire in discarica. Noi ce la stiamo mettendo tutta per andare incontro ai cittadini: penso all’estensione dell’orario di apertura del centro di raccolta nella zona industriale, alla distribuzione capillare delle isole ecologiche mobili nei quartieri serviti dal porta a porta o alle ultime assunzioni di nuovo personale in Amiu. Ma serve il contributo di tutti per aumentare le percentuali di raccolta differenziata, obiettivo fondamentale e necessario per il benessere della nostra comunità. Per questo nei primi mesi del prossimo anno estenderemo il porta a porta a Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, Santa Rita, Quartierino e nelle aree dove sorgono i nuovi edifici residenziali in via Mazzitelli a Poggiofranco. In più, ci piacerebbe portare il servizio anche a Torre a Mare, Sant’Anna e San Giorgio entro l’estate prossima».

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