Regali per i bimbi rubati dal centro diurno: «Riconsegnateceli, sono per i più sfortunati»

Regali per i bimbi rubati dal centro diurno: «Riconsegnateceli, sono per i più sfortunati»
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Venerdì 11 Novembre 2022, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 22:07

Sono stati rubati i regali di Natale destinati ai bimbi e adolescenti del centro diurno “I ragazzi di don Bosco” a Bari. I regali erano frutto della donazione di Unicef, i ladri si sono introdotti nella sede del centro, nell’Istituto salesiano del Redentore, al Libertà, e hanno portato via i regali e tre macchine da cucire, oltre a diverso materiale didattico. Non contenti, hanno vandalizzato la sede e tentato di asportare anche materiale di arredo. È stata presentata denuncia ai carabinieri che stanno indagando.

L'appello

“L'instancabile lavoro degli operatori del centro diurno, che ogni giorno accoglie 30 bambini e bambine del quartiere Libertà, deve scontrarsi anche con problemi di questo tipo”, dicono dal centro diurno.

“Lavoriamo giornalmente con costanza con il quartiere e per il quartiere, con e per le famiglie dei nostri ragazzi per garantire l'accesso ai diritti e lottare contro ogni forma di abuso e illegalità.

Speriamo che la denuncia ed il passaparola possano ricondurre sui propri passi gli autori del deprecabile gesto e consentire la riconsegna di quanto sottratto”.

Un gesto vile

«Rabbia e tristezza per aver appreso di un nuovo furto ai danni del Centro diurno »I ragazzi di don Bosco« nel quartiere Libertà»: lo dichiara l'assessora comunale di Bari, Francesca Bottalico in merito al furto dei regali donati dall'Unicef al Centro. «Un gesto assurdo e vile - prosegue - in un contesto territoriale in cui nell'ultimo anno abbiamo investito in nuovi centri sociali e presidi educativi, nonché all'indomani dell'avvio degli eventi per il mese dei diritti organizzati dall'assessorato per consentire a tutti i bambini e le bambine, le famiglie e le persone più fragili, di vivere serene giornate di festa e prepararsi ad un Natale di accoglienza e comunità. I bambini e le bambine avranno nuovi doni e nessuna minaccia, furto, violenza o intimidazione fermerà l'impegno del Welfare, della rete delle realtà associative e del privato sociale e di ogni singolo educatore/educatrice impegnato/a quotidianamente in tutti i quartieri a tutela della crescita serena dei bambini della nostra città».

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