Energie rinnovabili, Bari primo porto in Italia ad attivare una pala eolica

Energie rinnovabili, Bari primo porto in Italia ad attivare una pala eolica
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Martedì 29 Marzo 2022, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 11:31

L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha collaudato con successo la pala eolica con generatore ad asse verticale di potenza nominale di 30 kilowatt (kw), installata sulla banchina numero 18 del primo braccio del Molo Foraneo, cioè nella zona commerciale del porto di Bari.

Il primo progetto pilota in Italia

Si tratta - riferisce una nota - del primo progetto pilota realizzato in un porto in Italia, capace di ridurre notevolmente i costi dell'Ente nell'utilizzo di energia elettrica; non solo, aspetto ancora più rilevante, l'impianto è in grado abbattere significativamente le emissioni di anidride carbonica (Co2) in atmosfera.

Secondo le previsioni dell'AdSPMAM, infatti, parametrando la potenza del vento in quella zona, si stima una produzione annua, in media, di circa 39 kilowattora (kwh) di energia elettrica. Attraverso il cosiddetto «contatore di scambio», pertanto, l'energia immessa in rete consente di scalare i costi in bolletta.

Patroni Griffi: «Importanti benefici per l'ambiente»

A fronte di una produzione così significativa di energia elettrica, inoltre, si stima una riduzione, in contemporanea, di circa 18.600 kg annui di Co2 annui immessi in atmosfera. «La rete dei nostri porti - commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi - si contraddistingue, in Italia e in Europa, per una serie di progetti pionieristici, avviati con successo e finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente, attraverso un uso sostenibile delle risorse naturali. Non solo. Interventi del genere, localizzati in luoghi cosi strategici contengono anche un forte messaggio di sensibilizzazione per la popolazione sul tema delle energie verdi e della ecosostenibilità. I benefici per l'ambiente saranno importanti; proprio per questo - conclude il Presidente - stiamo pensando di portare l'esempio Bari in tutti gli altri porti del nostro sistema, magari utilizzando aree ormai in disuso».

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