Nodo ferroviario sud: apre il maxi cantiere. Prevista una fermata al campus

Nodo ferroviario sud: apre il maxi cantiere. Prevista una fermata al campus
di Adalisa MEI
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Venerdì 15 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:14

Entrano nel vivo i lavori del nodo ferroviario a sud di Bari. Gli operai sono occupati, infatti, in questi giorni sul tracciato principale, sul cosiddetto “collo d’oca” (chiamato così per via della sua forma) che porterà entro il 2025 allo spostamento di gran parte del tracciato su cui viaggiano i treni. Con indosso il gilet giallo ad alta visibilità obbligatorio, è lo stesso sindaco Antonio Decaro a presentare, con una diretta sui social, lo stato di avanzamento dell'opera ritenuta fondamentale per ridisegnare la viabilità sia ferroviaria che stradale a sud di Bari, per riqualificare il litorale e per migliorare i collegamenti tra la città, le periferie e i comuni dell'hinterland. Il tutto, assicura l'amministrazione, «nel rispetto dell'ambiente e della sostenibilità».

Dopo i lavori della modifica di un canale per un collettore delle acque bianche, hanno preso il via i lavori principali che vedranno completamente rivoluzionata la zona con nuovi binari e collegamenti che avvicineranno sempre di più le varie zone delle città. La fermata sarà realizzata all’altezza dell’Executive, dove arriveranno oltre ai due binari delle Ferrovie del sud est, altri due delle Ferrovie dello Stato. Ma ci sarà anche una fermata vicino al Campus e al Politecnico. Previsto anche un nuovo sottovia.

Le parole di Decaro

«Finalmente hanno preso il via i lavori principali – ha spiegato il primo cittadino – tra qualche anno avremo liberato i binari tra San Giorgio e il centro cittadino e avremo dato un servizio migliore e più efficiente a diverse zone della città, in particolare la zona dell’Executive, di Triggiano, vicino Bariblu e della stazione. Anche a Sant’Anna - ha chiarito ancora - sono in corso i lavori, permetteranno a chi vive nel quartiere di raggiungere il mare a piedi».

È da circa 18 anni, e lo ricorda lo stesso sindaco, che si discute del nodo ferroviario. Il progetto preliminare era stato approvato oltre tredici anni fa, nel 2011, e poi confermato nel 2015. Il nuovo tracciato, lungo 10 chilometri, è stato pensato per collegare la stazione centrale di Bari alla fermata Torre a Mare in un percorso che riproduce una sorta di grande curva a sud della città. Il nodo ferroviario di Bari, come viene chiamato il progetto, è stato finanziato da 459 milioni di euro, il cui ulteriore fine è liberare parte della città e della costa a sudest dalla schiavitù dei binari. Ma con l'opera si intende anche eliminare i passaggi a livello ancora presenti a sud di Bari; liberare la città dalla presenza di una linea che la divide in due parti, con ciò impedendo di fatto la comunicazione di interi quartieri tra loro, con il conseguente congestionamento delle aree centrali visto l’esiguo numero di sottopassi/sovrappassi ferroviari oggi esistenti. L'amministrazione intende inoltre con il progetto recuperare, riqualificare e valorizzare le aree ferroviarie da dismettere; abbattere i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico nelle aree della città di Bari. La nuova linea ferroviaria prevede la costruzione di tre nuove fermate – chiamate Bari Campus, Triggiano e Bari Executive – con sottopassi e sovrappassi, oltre a modifiche all’attuale strada statale 16 con la creazione di una variante a sei corsie. Prevista inoltre la soppressione di 2 passaggi a livello delle Ferrovie Sud Est, la dismissione della linea ferroviaria esistente e opere di mitigazione ambientale e di riambientalizzazione.

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