Costa sud, salta il Consiglio: “mal di pancia” e polemiche

Un "errore di comunicazione" ha fatto saltare la discussione

Costa sud, salta il Consiglio: “mal di pancia” e polemiche
​Costa sud, salta il Consiglio: “mal di pancia” e polemiche
di Samantha DELL'EDERA
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Martedì 12 Marzo 2024, 05:00

Un "errore di comunicazione" ha fatto saltare la discussione in Consiglio comunale a Bari sul piano urbanistico Costa Sud e sui progetti di fattibilità e l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per gli ultimi due lotti del parco costiero, il lotto 1 corrispondente alla zona di Punta Perotti e il lotto 3 corrispondente a Torre Carnosa. Il Consiglio comunale era stato convocato per la giornata di ieri e di oggi (in caso di seconda convocazione) per discutere quattro delibere di urbanistica. Era stata richiesta anche la partecipazione di un progettista che doveva arrivare da Venezia e che è stato “fermato” all’ultimo.

Proprio per l'indisponibilità (comunicata già in precedenza) del sindaco Antonio Decaro a partecipare perché impegnato a Roma nel coordinamento delle città metropolitane.
In reatìltà nella maggioranza da tempo si registrano “mal di pancia”: nei giorni scorsi erano stati diversi i “movimenti” nel centrosinistra per contarsi e assicurare i giusti numeri per approvare quelli che vengono definiti i provvedimenti più importanti di urbanistica e ieri in Consiglio (che si è riunito ugualmente per dare il via libera allo stanziamento di 70mila euro per il completamento della fogna bianca a Sant’Anna) erano presenti 19 consiglieri di maggioranza (su 27) e 6 di opposizione.

Tra gli assenti di ieri anche due consiglieri di Con, Michele Giannuzzi e Alessandra Anaclerio, che già nelle passate sedute avevano contestato alcune scelte della maggioranza. Numeri che avrebbero comunque creato problemi nell’organizzazione dei lavori, un solo allontanamento avrebbe potuto fare saltare le delibere.

Le polemiche

Il rinvio di Costa Sud non è piaciuto al centrodestra. «Avevamo ricevuto persino nota di invito del progettista – denuncia il consigliere di Fratelli d’Italia, Antonio Ciaula – ed è stato fermato in tempo. Vogliamo capire cosa è successo nel giro di 24 ore. Oggi ci hanno informato di un impegno del sindaco. A nome di Fratelli d’Italia dico che noi non siamo marionette che possono essere manovrate. È stato un oltraggio quello che è accaduto».
A difendere l’operato dell’amministrazione il consigliere del Pd, Marco Bronzini che ha fatto un mea culpa. «Se proprio si deve trovare un responsabile di questo equivoco sono io, perché non mi sono fatto carico di avvisare il sindaco – ha detto in aula - il sindaco non era disponibile neanche domani. Nel rispetto del ruolo dei consiglieri ribadisco la banalità dell’equivoco in cui siamo incorsi. Domani (oggi ndr) calendarizzeremo nuovamente la discussione di urbanistica in aula».

Rinviate quindi le delibere sia del piano urbanistico di Costa Sud (che mira a ridurre le volumetrie lungo la costa spostandole in zone più interne, a Japigia ad esempio, riconnettendo alcune aree della città ed evitando la nascita di quartieri satelliti) e dei due lotti, i più contestati, per i quali sono arrivate 7 osservazioni per il lotto 1 (i proprietari dei suoli di Punta Perotti hanno duramente contestato l’operato dell’amministrazione sulle indennità calcolate per gli espropri) e 9 per Torre Carnosa.
Il Consiglio alla fine è durato poco meno di un’ora. Al termine non è mancata la protesta da parte di alcune famiglie in emergenza abitativa.

Il tema dell’Urbanistica nella città di Bari è stato al centro anche di un incontro che Fratelli d’Italia ha tenuto ieri mattina. Il gruppo ha presentato due interrogazioni chiedendo di visionare le tre bozze di Pug (il Piano regolatore) costate un milione di euro e il perché lo stesso Pug non è mai stato portato in 20 anni di amministrazione di centrosinistra in Consiglio. «Questa non è una polemica strumentale – spiega Ciaula – perché io in ogni Consiglio ho richiamato l’attenzione sulla mancata presentazione del Pug. Ora con queste due interrogazioni vogliamo capire anche che fine hanno fatto queste tre bozze redatte nel 2014, 2015 e 2020 costate un milione di euro. Abbiamo chiesto di capire se le varianti attuate o lo stesso Costa Sud sono state armonizzate sulla base di queste bozze. Bari ha ancora un piano regolatore risalente al 1976, a dispetto di altre città che hanno approvato nuovi pug in tempi più recenti».

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