Lacrime, rose e un arcobaleno per i funerali di Elisa, Michele e Sara

Lacrime, rose e un arcobaleno per i funerali di Elisa, Michele e Sara
di Domenico DICARLO e Maria Carmela TOSCANO
5 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Dicembre 2022, 11:01

Un grande arcobaleno che collegava Bari, Mola e Toritto. All'ora dei funerali dei tre sfortunati ragazzi deceduti nel terribile incidente avvenuto sulla Ss 96, un grande arcobaleno è sbucato così, quasi dal nulla, come se Sara, Michele ed Elisa volessero salutare parenti e amici con un unico, immenso abbraccio. Un arcobaleno ben visibile sia a Bari che nel mare di Mola. 

I funerali di Sara a Bari


L'ultimo saluto a Sara Grimaldi, 19 anni, è stato dato nella chiesa di Santa Fara, nel capoluogo.

Parenti e amici di Sara hanno indossato una maglia con ben impressa la foto della ragazza, mentre la mamma le ha dedicato un commovente palloncino bianco, con la scritta Sara, brilla più che puoi. Nell'omelia, il parroco ha ammesso come «non ci siano parole per affrontare questo dolore, e restiamo sgomenti, incapaci, senza parole e persino imbarazzati, soprattutto quando la morte accade così tragicamente a soli 19 anni». Ma l'invito è quello di pensare alle cose belle ad aggrapparsi ai momenti felici vissuti. Venti chilometri più a sud, nella Chiesa matrice di Mola, si tenevano contemporaneamente i funerali di Elisa Buonsante, che alla vigilia di Natale avrebbe compiuto 25 anni. In prima fila il papà Marco, la mamma Francesca, i fratelli Pietro ed Elia, ma anche il sindaco Giuseppe Colonna con la fascia tricolore.

I funerali di Elisa


Anche per Elisa, ovviamente, chiesa strapiena di parenti, amici ed ex compagni del liceo. Palloncini bianchi, una sua foto sorridente poggiata sulla bara, rose rosa per terra e bianche sul feretro, e tanto silenzio e rispetto. Nell'omelia, don Giuseppe ha invitato anche lui a ricordare Elisa nei suoi momenti belli: «Stasera, quando tornate a casa, prima di mettervi a dormire, pensate ad un momento gioioso che avete condiviso con Elisa, ma non per piangerla di nuovo, ma per pensarla con un sorriso». Lo stesso parroco ha parlato di Elisa come una ragazza in grado di infondere gioia infettiva, ed è quella gioia che «Elisa regalava ad ognuno di voi che deve aiutarvi ad andare avanti, e ricordate che lei ha appena concluso il percorso terreno, certamente troppo presto, ma ha appena iniziato un nuovo cammino, quello dell'eternità, e sta sicuramente meglio di noi qui in terra». In chiesa, nel silenzio assoluto, la gente ascoltava e rifletteva. Poi, incredibilmente, è bastato uscire dalla stessa chiesa, affacciarsi sul lungomare situato a poche decine di metri e vedere l'arcobaleno, come se Elisa stesse annuendo alle parole di don Giuseppe e stesse salutando con un sorriso chi era presente alla celebrazione. Commosso anche il sindaco Colonna, padre di tre figli, che, seppur con la fascia tricolore istituzionale, si è spogliato del suo ruolo ed ha pensato da padre, da genitore.

I funerali di Michele

Un silenzio straziante, respiri mozzati dalle lacrime anche nella chiesa della Resurrezione a Toritto, gremita di gente per l'ultimo saluto al 21enne Michele Traetta. Quel tragico impatto all'altezza di Modugno, nella notte tra sabato e domenica, ha spento i sogni di tre ragazzi che ancora ieri e sempre - probabilmente si tenevano per mano pronti a condividere altro tempo insieme. C'era l'arcobaleno, appunto, ad unirli. L'amore resta, non si distrugge, ma si trasforma e materializza nella bellezza delle piccole cose, in quelle stesse dove amici e parenti tutti ritroveranno Michele, Elisa e Sara.
È questo il messaggio racchiuso nell'omelia di don Nicola Mastrandrea che ha celebrato il rito funebre del 21enne, originario di Bitonto e residente a Toritto. «Va apprezzato il dono della vita ogni singolo giorno - ha detto il parroco -, anche attraverso gli altri, il darsi agli altri, perché quando meno ce lo si aspetta si passa, appunto, ad altra vita. Dobbiamo ogni giorno ringraziare il Signore per quel che ci dà. Godersi la vita significa non darsi alla bella vita ma rendere la vita bella. Sarà importante ora abbracciarsi intorno a questa famiglia straziata. Ogni parola viene meno di fronte al loro dolore. Sono stato martedì, come simbolo di vicinanza, in preghiera insieme alla famiglia che vegliava il corpo del ragazzo al cimitero». Stesso intento dei presenti, ieri, al funerale. «Non ci sono parole per descrivere il dolore che provoca questa morte prematura a genitori, parenti e amici - ha, così, espresso la sua vicinanza il sindaco Pasquale Regina -. È un dolore che potrà essere lenito solo in parte dalla comunità torittese, motivazione per cui ho proclamato il lutto cittadino affinché tutta la cittadinanza desse sostegno morale e vicinanza alla famiglia di Michele». Un minuto di silenzio si è osservato a Bari, Mola e Toritto, la frenesia del quotidiano si è interrotta alle 15 di ieri per unirsi tutti in un abbraccio e salutare quelli che oggi sono tre angeli volati in cielo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA