La testimonianza choc: «Ero stordita e ha approfittato di me»

La testimonianza choc: «Ero stordita e ha approfittato di me»
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 13:28

La testimonianza choc della presunta vittima, una studentessa universitaria, è stata dettagliata. Anche negli aspetti più scabrosi. Agli investigatori, infatti, ha fornito un racconto «estremamente dettagliato e coerente» ha scritto la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Rosa Caramia, che ha ritenuto le dichiarazioni della ragazza «attendibili» e «credibili».

Il racconto dell'orrore dopo la festa


Nella notte di Halloween, tra il 31 ottobre e il 1 novembre scorsi, un paramedico volontario di 36 anni, Gaetano Notaro, avrebbe abusato sessualmente di lei all'interno di un'ambulanza dell'associazione volontaria Santissima Maria del Pozzo di Capurso, approfittando del fatto che si fosse sentita male dopo aver bevuto troppo ad una festa privata.

L'uomo, su richiesta del pubblico ministero Gaetano De Bari, è stato arrestato e confinato agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata. L'episodio sarebbe avvenuto all'esterno del Palaghiaccio di Bari, dove era stata organizzata la festa. Per la presunta vittima, quella notte di Halloween trascorsa inizialmente nella spensieratezza si è trasformata in un vero e proprio incubo.

La dinamica dell'aggressione

Stando a quanto scritto nell'ordinanza di arresto, il 36enne paramedico dopo averla fatta stendere sul lettino, per poi «somministrarle presumibilmente farmaci anestetici», avrebbe «abusato della sua funzione e della minorata difesa» della giovane, in quanto «ubriaca e in stato di semi incoscienza, probabilmente indotta alla sonnolenza attraverso la somministrazione di gocce». In quel modo, il malintenzionato l'avrebbe «costretta a subire atti sessuali», secondo il racconto della vittima: «Io ero distesa, lui in piedi e con le mani mi toccava le mie parti intime scostando la mutandina. Ero lì bloccata, mi sentivo stordita ed inerme. Ricordo che lui faceva dei versi, quelli che fa un uomo quando è in fase di eccitazione e non ricordo però se diceva qualcosa, i versi però credetemi, li ricordo bene, ribadisco che erano quelli di un uomo molto eccitato. A quel punto chiudevo gli occhi e sentivo che lui si slacciava la cintura dei pantaloni».
Ed ancora: «Non ho dei ricordi precisi - il racconto della studentessa -, io ero assonnata, ma ricordo bene che ad un certo punto quell'uomo si metteva su di me. Avevo gli occhi chiusi, ma sentivo che lui mi stava addosso, sentivo i suoi versi di eccitazione, tutto si è svolto in pochi attimi. Lui si è approfittato di me che versavo in quelle condizioni. L'ho sentito ansimare, ho sentito il suo corpo sul mio». Ai coetanei che erano alla festa, inoltre, sarebbe stato impedito per circa due ore di vedere la studentessa. «Gli amici hanno raccontato delle incomprensibili ostilità opposte dall'operatore dell'ambulanza a permettere loro di vedere o parlare» con lei, si legge nell'ordinanza di arresto. «Puoi andare via, ora è in mani sicure», avrebbe detto il paramedico all'amica che aveva soccorso la studentessa ubriaca.
N.Mic.
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