Il superbonus e le case popolari: per Bari e Bat parte il bando su 5mila alloggi Arca

Il superbonus e le case popolari: per Bari e Bat parte il bando su 5mila alloggi Arca
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 06:29

L’edilizia si muove sotto la spinta del Superbonus. Arca Puglia, infatti, punta proprio su questo incentivo per adeguare e rammodernare 5mila case popolari collocate a Bari e nella Bat. «A giorni pubblicheremo il secondo bando per i lavori di adeguamento sismico ed energetico – ha spiegato l’amministratore unico dell’agenzia regionale per la casa e l’abitazione – che porterà a 5mila le unità immobiliari complessivamente coinvolte. Sarà possibile generare un investimento complessivo di oltre mezzo miliardo di euro». 

L'annuncio durante Hey Sud


L’annuncio dell’avvocato Piero de Nicolo (nominato con decreto del presidente della Giunta regionale n. 324 del 16 settembre 2021) arriva nel corso di Hey Sud su iniziativa del Sales Responsible South Area Consulting, Fabio Mazzocca, per approfondire tematiche di attualità e di particolare interesse per le imprese del Mezzogiorno. Hey Sud è un ciclo di incontri promosso da EY nel Sud Italia per avviare un confronto tra imprese, professionisti, istituzioni e altri soggetti attivi. E questa iniziativa rientra proprio nel piano di rafforzamento avviato in Puglia dal colosso internazionale di servizi che contribuisce a creare fiducia nei mercati e nelle economie di tutto il mondo. 
Anche per questa ragione EY ha deciso di essere protagonista sul territorio attraverso il primo talk dedicato al superbonus, organizzato a Barletta. Nel corso dell’incontro intitolato “Lode e plauso al 110%”, De Nicolo ha ammesso che «il superbonus rappresenta un’opportunità straordinaria per adeguare edifici che, come nel caso di alcune case popolari, hanno oltre 60 anni. Siamo proprietari di 23mila unità immobiliari, nei giorni scorsi abbiamo già individuato le imprese a cui saranno affidati i primi 46 lotti per un totale di 2.500 unità immobiliari, ora ci apprestiamo a pubblicare il secondo bando e a seguirne ancora altri».

Un'occasione per le città e per il settore edile

 

Si tratta senza dubbio di un’occasione straordinaria non solo per rammodernare, ma anche per rimettere in moto l’edilizia su scala territoriale. Il più grande nemico da affrontare però è inesorabile. «I tempi di questa misura – ha sottolineato il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Trani – al momento sono troppo ristretti. Se non diviene una misura strutturale, vivremo la difficoltà di sfruttarla appieno. Potrebbe essere un’occasione davvero interessante, soprattutto per i centri storici delle nostre città, ma – ha concluso Antonello Soldani – c’è bisogno di molto più tempo».
Delle 2.372 pratiche già autorizzate in Puglia col superbonus, per un investimento complessivo di 326 milioni, solo il 10% riguarda interventi condominiali. La restante parte riguarda le ville unifamiliari. «La vera richiesta – ha evidenziato il presidente di Ance Puglia – non è ancora partita. Inutile nascondere che ci sono problemi di irregolarità edilizia a frenare le domande, come anche la difficoltà nei condomini di trovare un accordo tra i proprietari, specie – ha concluso Nicola Bonerba – dove ci sono da fare anche lavori non coperti dal superbonus». 
I tempi, la lentezza delle decisioni, ma anche l’aumento sproporzionato dei prezzi dei materiali, anche del 100%, e la mancanza di figure specializzate, rischiano dunque di far perdere una grande occasione a tutti i pugliesi, soprattutto nell’area metropolitana di Bari dove si concentra la maggior parte degli interventi di ristrutturazione. In Puglia si registra meno della metà degli interventi già autorizzati in Lombardia, per fare un esempio. Se le cose vengono fatte bene, non ci sono rischi. In questo EY è pronta ad introdurre l’elemento fiducia. 
Anche per questa ragione sono state sottoscritte convenzioni con l’Ance nazionale e, in Puglia, con la Cassa Edile di Bari e Bat. «Risulta fondamentale – ha evidenziato il direttore della Cassa Edile di Bari e Bat – il supporto delle società di consulenza, il cui obiettivo è quello di dare maggiori garanzie soprattutto alle piccole imprese.

Quello che sta accadendo in questa fase è emblematico della bontà di questa misura. Registriamo – ha evidenziato Fabrizio De Serio – un aumento dei lavoratori, delle ore lavorate nonché del salario. Questo significa che le imprese stanno prendendo figure di alto profilo, specializzate per affrontare sfide nuove».

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