Corruzione, arrestato l'ex direttore dell'Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna

Corruzione, arrestato l'ex direttore dell'Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna
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Giovedì 22 Giugno 2023, 16:23

L'ex direttore dell'Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, orignario della Puglia e attuale assessore all'ambiente della Regione Calabria ed ex assessore del Comune di Roma, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Forlì e si trova ai domiciliari. Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche un ex parlamentare, funzionari della prefettura di Ravenna, dell'Ausl Romagna. L'indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un'inchiesta sul traffico di droga.

Complessivamente tutta l'attività investigativa ha portato all'esecuzione di 34 provvedimenti cautelari custodiali e sequestri preventivi per un ammontare di circa 63 milioni di euro.

Le ordinanze di misure cautelari in carcere e di arresti domiciliari nonché di sequestro preventivo sono state eseguite questa mattina dal personale delle questure di Forlì e Modena e dei collaterali organi della Germania e del Belgio con il coordinamento delle procure di Forlì e della Dda di Bologna e delle rispettive autorità giudiziarie estere. L'operazione di oggi giunge al culmine di un'indagine antidroga avviata dalla Squadra Mobile della Questura di Forlì nel gennaio del 2020 nei confronti di un sodalizio straniero dedito al traffico di stupefacenti. Le indagini hanno permesso di confermare l'ipotesi di coinvolgimento nel traffico internazionale di droga di un imprenditore forlivese con precedenti penali operante nei settori dell'autotrasporto. 

Chi è Minenna, originario di Bari

Marcello Minenna, l'ex direttore dell'Agenzia delle dogane arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Forlì, è stato nominato assessore di area tecnica della Regione Calabria il 31 gennaio scorso. Il presidente, Roberto Occhiuto, gli ha attribuito le deleghe all'Ambiente, alle Partecipate ed ai Fondi comunitari. Minenna è subentrato come assessore al dimissionario Mauro Dolce, anche lui tecnico, che aveva però le deleghe alle Infrastrutture ed ai Lavori pubblici, settori che il presidente Occhiuto attualmente gestisce direttamente. Minenna ha 52 anni ed è originario di Bari. È un economista ed è professore a contratto di Teorie e Politiche per lo sviluppo economico all'Università La Sapienza e di Econometria finanziaria e Finanza empirica all'Università telematica San Raffaele. In passato Minenna è stato anche assessore tecnico al Bilancio, Patrimonio, Partecipate, Politiche Sociali e Spending review di Roma Capitale. 

Il governatore della Calabria

«A seguito della sospensione - automatica e prevista dalla legge - dell'assessore Marcello Minenna, ho fatto mie le sue deleghe, in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni. La giustizia farà il suo corso e rispetto l'operato della magistratura, ma allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Marcello Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Forlì riguardano il periodo nel quale Minenna è stato direttore dell'Agenzia delle Dogane: sono certo che dimostrerà la sua estraneità». Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. 

L'ex parlamentare

C'è anche l'ex parlamentare della Lega Gianluca Pini, non più in carica dal 2018, fra gli arrestati nell'inchiesta della procura di Forlì che ha portato all'arresto di Marcello Minenna. Fra le accuse rivolte a Pini quelle di aver ottenuto un appalto dall'Ausl Romagna. Le comunicazioni acquisite della procura hanno rivelato l'esistenza di legami con esponenti politici di rilievo nazionale. 

C'è anche un maxi appalto con l'Ausl Romagna per la fornitura di mascherine nell'inchiesta. Secondo l'ipotesi accusatoria della procura di Forlì, lo stesso parlamentare avrebbe ottenuto un appalto milionario dall'Azienda Usl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non esistesse nessuna specifica attitudine aziendale, lucrando così anche sulla pandemia del 2020.

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