Dai telefonini al monopattino elettrico: 412 oggetti smarriti in mano al Comune

Alcuni vengono messi all'asta

Dai telefonini al monopattino elettrico: 412 oggetti smarriti in mano al Comune
di Samantha DELL’EDERA
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 21:26

Gli ultimi 46 oggetti rinvenuti nel giro del mese di gennaio sono stati “registrati” nella giornata di oggi (29 gennaio): raggiunge quota 412 il registro degli oggetti smarriti a Bari e in elenco c’è davvero di tutto. In pole position le chiavi, di qualsiasi tipo, blindate per appartamenti, elettroniche per auto. 
Ci sono poi telefonini di varie marche, persino un dispositivo per la lettura di e-book, borse contenenti caricabatterie o tagliaunghie, biciclette e un monopattino elettrico. Ed ancora bancomat e carte di credito. Non mancano anche documenti come passaporti, vestiti, macchine fotografiche, tablet e anelli.

Custoditi in Comune 


«L'ufficio Oggetti Rinvenuti – spiegano dal Comune - raccoglie e conserva i documenti e gli oggetti persi in città per restituirli ai legittimi proprietari nel più breve tempo possibile. Al servizio comunale vengono consegnati gli oggetti che arrivano dalle forze dell'ordine o grazie alla collaborazione dei cittadini. Oggetti che sono custoditi dall’economo comunale ed iscritti nell’apposito registro». Chiunque abbia perso un oggetto deve ovviamente dimostrarne la proprietà, prima di ottenerne l’eventuale restituzione.
Trascorso un anno gli stessi beni possono essere restituiti a chi li ha trovati o entrano nel patrimonio del Comune.

Per i soldi, se non c’è nessuno che li reclama, vengono riconsegnati a chi li ha trovati (se si tratta di un privato cittadino, in caso di forze dell’ordine restano nelle casse del Comune). Molti beni vengono distrutti, come ad esempio i documenti che non vengono reclamati. 

Oggetti messi all'asta


Gli oggetti invece in buono stato verranno messi all’asta: dalle borse ai telefonini fino ai gioielli. «Per questi beni – si legge in una determina dirigenziale – si procederà all’eventuale espletamento dell’asta pubblica, ovvero alla predisposizione di eventuale pro-memoria da sottoporre alla giunta comunale, al fine di stabilire - in alternativa all’asta pubblica - qualsiasi altra destinazione e/o utilizzo degli oggetti rinvenuti di valore storico, artistico, numismatico, filatelico che l’amministrazione comunale riterrà di adottare». Già in passato il Comune ha organizzato delle aste, soprattutto per gli oggetti più particolari come orologi antichi e gioielli. Pochissimi invece i beni che vengono restituiti ai legittimi proprietari: soprattutto chiavi.
Nella maggior parte dei casi gli oggetti ritrovati sono frutto di furti: soprattutto le borse che vengono svuotate di soldi e documenti. Per le chiavi sono mazzi persi dai legittimi proprietari. Spesso però non sono rivendicati dai legittimi proprietari. 

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