Bari, nuova diffida dei residenti contro il Parco della Giustizia

Bari, nuova diffida dei residenti contro il Parco della Giustizia
di Samantha DELL'EDERA
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Sabato 16 Aprile 2022, 07:55

«Un'opera che porterà troppo traffico nella zona e che nascerà in un'area destinata a verde di quartiere». Queste le motivazioni delle proteste dei comitati di cittadini contro la realizzazione del parco della Giustizia nelle ex casermette Capozzi e Milano.

Dopo il rigetto da parte del Tar della sospensiva al concorso di progettazione indetto dall'Agenzia del Demanio, i comitati tornano a presentare un atto di diffida a proseguire con gli atti di concorso in attesa della discussione nel merito sulla questione.

La diffida

«Le aree delle citate ex caserme - si legge nella diffida presentata dal comitato "Per un parco verde di quartiere alle ex Casermette" - sono interamente destinate dal vigente piano regolatore comunale ad aree per i servizi della residenza - verde di quartiere. Il verde di quartiere costituisce dotazione minima inderogabile. In altre parole non puo essere soppresso», recita ancora la diffida.
La progettazione in corso secondo i ricorrenti ha per presupposto l'approvazione di una variante «la cui mancanza impedisce qualsiasi edificazione in loco».

Da qui la richiesta di sospendere il procedimento in via di autotutela e nel pubblico interesse, in attesa appunto della decisione nel merito del Tar fissata per il 5 luglio. Il comitato chiede anche la verifica della fattibilità tecnico giuridica della variante urbanistica, atteso che «non sussistono le condizioni legali per giungere ad una variante in una area zonizzata come servizi per la residenza e verde».

«Pessima qualità della vita»

Spiega meglio la posizione del comitato il suo presidente Leonardo Scorza, anche entrando nel merito del problema del traffico. «I sostenitori della suddetta proposta hanno minimizzato le situazioni di mobilità e traffico vigenti nella zona adiacente le Casermette ad oggi veramente intensa spiega Scorza - È questa una modalità di intervento che lascia sgomenti i cittadini di Carrassi che vedono le proprie istanze ignorate, peggiorando la già pessima qualità della vita nell'area».

Scorza elenca tutti i cambiamenti che la zona ha subito in termini proprio di viabilità, dall'apertura del pronto soccorso della Mater Dei alla presenza di scuole e locali commerciali e degli uffici del ministero delle Finanze. «Nè può consolare l'annuncio - conclude - all'interno del progetto della variante alla ss16 dell'Anas, degli svincoli del parco della Giustizia e di via Fanelli, che, da una analisi realistica del progetto sarà completato non prima di 10 anni».

Sempre sulla questione della viabilità il comitato per la tutela del territorio area metropolitana di Bari ha inviato una nota al sindaco Antonio Decaro e a tutti gli enti coinvolti a firma del presidente del comitato Donato Cippone e del legale Dario Ambrosio, per ribadire massima contrarietà alla soluzione individuata. «Il progetto si limita alla sola realizzazione dei parcheggi interni, senza porsi preventivamente ii problema dei flussi di traffico e del carico autoveicolare stradale che verranno generati dal nuovo polo attrattore - si legge nell'atto - e quindi dell'impatto negativo che migliaia di auto di giudici, avvocati e personale giudiziario e amministrativo produrranno sulla viabilità esistente, a scapito della qualità della vita dei residenti e delle attività economiche». Intanto per il 26 aprile è previsto un incontro in regione per discutere, tra le altre cose, con i comitati anche del parco della Giustizia.
 

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