Movida, musica, fuochi d'artificio: divieti a Natale e Capodanno. Arriva l'ordinanza del Comune

Movida, musica, fuochi d'artificio: divieti a Natale e Capodanno. Arriva l'ordinanza del Comune
di ​Samantha DELL’EDERA
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Lunedì 11 Dicembre 2023, 05:00

Dal divieto dei botti allo stop ai dj set nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno fino alla nuova ordinanza anti “movida fracassona”. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, è pronto, nei prossimi giorni, a firmare i tre provvedimenti per un Natale “sicuro” in città. A cominciare da quello anti-botti che viene sistematicamente ignorato, con intere batterie di fuochi d’artificio fatte esplodere anche al centro della strada, in quasi tutti i quartieri ma in particolare al San Paolo, Libertà, San Girolamo e Japigia.

L'ordinanza anti botti 


L’ordinanza prevederà fino al primo gennaio il divieto di vendita, in forma ambulante e non, di alcune categorie di fuochi d'artificio, ascrivibili alle F2 e F3, e dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati” che «abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, crepitante e fischiante (tipo rauti o petardi, petardi flash, petardo saltellante, sbruffo, mini razzetto, razzo, candela romana, tubi di lancio, loro batterie e combinazioni)».
Sarà vietata anche la cessione a qualsiasi titolo o l’utilizzo in qualsiasi condizione a minori di 14 anni di fuochi di categoria F1 e superiori, oltre che ai minori di 18 anni di fuochi di categoria F2 e F3, fermo restando il divieto di vendita al pubblico dei prodotti destinati esclusivamente agli operatori professionali muniti di licenza o nulla osta.

Il divieto è esteso a tutti coloro che abbiano la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute. Le violazioni alle disposizioni saranno punite con multe fino ai 500 euro e chi vende illegalmente rischia anche la sospensione della licenza.

Stop alla musica


La seconda ordinanza riguarderà le vigilie del 24 e del 31 dicembre con lo stop alla diffusione di musica «dal vivo» e «non dal vivo» all’esterno, compresi gli spazi antistanti - dehors inclusi - degli esercizi pubblici e delle attività commerciali in genere, anche mediante diffusori acustici o altre apparecchiature sonore. Questo per evitare sovraffollamenti e problemi di sicurezza. I concertini all'interno dei locali (senza diffusione all'esterno) potranno svolgersi, ovviamente nel rispetto delle normative. 

Bevande in bottiglia 


Sarà vietata la somministrazione per asporto, di bevande in bottiglie e/o contenitori in vetro, compresa la vendita attraverso i distributori automatici h24 (tipo open-shop), nonché lo svolgimento di qualsiasi attività commerciale di vendita e somministrazione di cibi e bevande su area pubblica in forma itinerante, se non formalmente già autorizzata. In occasione del Capodanno in piazza invece arriverà un provvedimento ad hoc con i divieti previsti, in particolare quelli relativi alle regole per l’accesso in piazza. Ed infine è attesa ormai da giorni l’ordinanza anti movida fracassona.

I dati dell'inquinamento acustico

Il Comune ha in mano già i dati di due centraline Arpa che hanno certificato il superamento dei limiti previsti per l’inquinamento acustico in zona Umbertino e gli uffici tecnici stanno limando il testo, anche con l’aiuto dell'avvocatura, per "blindarlo" da eventuali ricorsi. L’idea sarebbe quella di seguire la proposta presentata dalle associazioni di categoria: dalla domenica al mercoledì chiusura dei locali alle ore 24 a cui si aggiungerà un'ora di deflusso dei clienti, salvo la deroga dei festivi e prefestivi; da giovedì a sabato chiusura sino alle ore 2 a cui si aggiungerà un'ora di deflusso salvo la deroga dei festivi e prefestivi. Una diversa regolamentazione viene invece chiesta per la Vigilia di Natale e di Capodanno.
Viene infine richiesta la possibilità «di espletare regolarmente, negli orari anzidetti, l'attività comprendente la diffusione di musica d’ambiente all'interno dei locali e la somministrazione di alimenti e bevande all'esterno degli stessi sino ad un'ora prima della chiusura e di avviare una campagna di sensibilizzazione, promossa dal Comune di Bari, in collaborazione con le associazioni e con i gestori dei locali pubblici che si impegneranno ad informare avventori e non, sull'applicazione delle proposte e sul rispetto civico ed urbano», si leggeva nella proposta dei commercianti.
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