Movida e regole, ordinanza contro il caos: il Comune prende tempo. «Pronta entro Natale»

Movida e regole, ordinanza contro il caos: il Comune prende tempo. «Pronta entro Natale»
di Samantha DELL’EDERA
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Giovedì 16 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 07:34

Il Comune di Bari prende tempo per “blindare” l’ordinanza anti movida fracassona. A tre settimane dalla presentazione della proposta da parte delle associazioni di categoria, tutto tace. Dell’ordinanza non c’è ancora traccia. Perché gli uffici dell’avvocatura stanno lavorando per “blindare” il provvedimento, soprattutto in caso di ricorso (già annunciato da parte di un’associazione di commercianti).

La proposta


La proposta presentata dai commercianti è «transitoria di 90 giorni ed è volta – si legge nel documento che è stato illustrato al sindaco Antonio Decaro - a regolamentare gli orari di chiusura delle attività e la relativa somministrazione di alimenti e bevande».

I commercianti si dichiarano quindi disponibili dalla domenica al mercoledì a chiudere alle ore 24 a cui si aggiungerà un'ora di deflusso dei clienti, salvo la deroga dei festivi e prefestivi; da giovedì a sabato chiusura sino alle ore 2 a cui si aggiungerà un'ora di deflusso salvo la deroga dei festivi e prefestivi.


Viene richiesta la possibilità «di espletare regolarmente, negli orari anzidetti, l'attività comprendente la diffusione di musica d'ambiente all'interno dei locali e la somministrazione di alimenti e bevande all'esterno degli stessi sino ad un'ora prima della chiusura – continua ancora la nota – e di avviare una campagna di sensibilizzazione, promossa dal Comune di Bari, in collaborazione con le associazioni e con i gestori dei locali pubblici che si impegneranno ad informare avventori e non, sull'applicazione delle proposte e sul rispetto civico ed urbano».
Proposta presentata il 27 ottobre, da allora sono passate quasi tre settimane. E dal Comune fanno sapere che il provvedimento sarà pronto appena si concluderanno le istruttorie. Ma sicuramente arriverà nei prossimi giorni, molto prima di Natale. L’ordinanza riguarderà esclusivamente la zona dell’Umbertino, dove l’Arpa ha certificato il superamento dei livelli consentiti di inquinamento acustico.

I residenti 


I residenti però non hanno accolto favorevolmente la proposta dei commercianti. Considerandola «una pagliacciata che non risolverà il problema». «Bisognava prevedere – hanno spiegato i residenti riuniti nel comitato di salvaguardia della zona Umbertina - degli orari più stringenti. Il problema è il rumore in strada che sicuramente non si risolve con questi orari. Il problema dell’Umbertino – secondo i residenti – è rappresentato dalle decine di locali che sono stati aperti in pochi isolati». Una concentrazione che inesorabilmente porta a schiamazzi in strada, a portoni perennemente occupati, a rifiuti di ogni genere sui marciapiedi.
Ma anche una parte dei commercianti non ha preso la proposta favorevolmente, tanto che ha minacciato il ricorso al Tar. «Dare una risposta – ha detto Savino Montaruli, presidente di Unionecommercio, UniPuglia - ad una problematica di così largo interesse proponendo un orario di chiusura dei locali pubblici, non solo rappresenta una scelta anacronistica e dannosa ma non potrebbe mai trovarci d’accordo. Infatti quello della liberalizzazione degli orari e delle chiusure infrasettimanali e festive è un tema superato dal tempo e soprattutto dalle vigenti normative: regionali, nazionali e comunitarie. Quello che si prospetterebbe a Bari sarebbe dunque un accordo basato su una profonda illegittimità quindi da impugnare».
La partita sulla movida fracassona è ancora aperta. Il Comune comunque ha intenzione di intervenire prima di Natale proprio per evitare di incorrere nuovamente nelle concentrazioni di clienti per strada nell’Umbertino, con schiamazzi fino all’alba. Problemi però si stanno registrando anche in altre zone della città, come a Poggiofranco. Ma per ora non ci sarà un’ordinanza anche in queste aree, fin quando non sarà certificato un superamento dei livelli di inquinamento acustico dall’Arpa.
 

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